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Salpa Lia, la barca costruita durante il laboratorio Lisca Bianca

Dal porto di Catania ha preso il largo l’imbarcazione realizzata dai giovani che hanno preso parte ai tirocini di inclusione che hanno messo al centro i valori della collaborazione, solidarietà, senso di responsabilità e amore per la natura. Il laboratorio Lisca Bianca è promosso dall’omonima Associazione e dallo Scalo 5B in collaborazione con diverse realtà tra cui la Fondazione Èbbene

di Redazione

Cinque giovani, 2 mesi di attività e una barca a vela in legno, “Lia”, lunga 3 metri, pronta in tutta la sua bellezza ad essere mostrata alla Comunità. È salpata tra le acque del Porto di Catania, nella mattinata di mercoledì 31 luglio dal Molo di Levante, durante l’evento conclusivo del laboratorio “Lisca Bianca: costruzione dell’imbarcazione in kit Lia”.

Otto settimane intese in cui Daniele, Angelo, Giuseppe, Salvatore e Antonino, questi i giovani segnalati dall’Ufficio Servizio Sociale per Minorenni e Udepe, hanno preso parte ai tirocini di inclusione e vissuto la straordinaria opportunità di costruire l’imbarcazione a vela in kit mettendo al centro i valori della collaborazione, solidarietà, senso di responsabilità e amore per la natura.

Dal taglio dei pezzi con macchinari specifici all’assemblaggio, grazie all’ausilio di tutor e artigiani, passando per resine e vernici per abbellire l’imbarcazione fino al varo che avverrà proprio mercoledì. Un’occasione per mostrare i frutti del laboratorio Lisca Bianca, che ha appassionato e coinvolto i giovani in un percorso di crescita, formazione e confronto, e che nasce per contrastare fenomeni di emarginazione sociale e illegalità.

Il cuore del progetto è infatti offrire la possibilità ai giovani che provengono da contesti difficili di sviluppare competenze legate al mondo della cantieristica navale e della lavorazione in legno, imparando inoltre le regole del mondo del lavoro.

Mare e legalità, un binomio possibile. Lisca Bianca si sviluppa in un contesto legato al tema del mare come una dimensione alternativa; una rottura con la quotidianità, un’occasione per abbandonare "la strada e la città" e lanciarsi verso nuovi orizzonti. Sperimentare e sperimentarsi in un contesto completamente nuovo. Al contempo la barca rappresenta un piccolo mondo dove per stare in armonia occorre navigare insieme, condividere e rispettare delle regole. Insomma, creare un equipaggio pronto a godere della bellezza del viaggio ma anche capace di affrontare le intemperie del mare. La barca diventa così una piccola comunità dove ognuno ha responsabilità e compiti da eseguire e un’occasione per mettere in campo talento ed energia per raggiungere obiettivi comuni.

Il laboratorio Lisca Bianca è promosso dall’omonima Associazione e dallo Scalo 5B in collaborazione con Associazione Centro Studi Opera Don Calabria, Fondazione Èbbene e il suo Centro di Prossimità Mosaico, il Consorzio Sol.Co., l’Associazione C’era Domani Librino, l’Ufficio Distrettuale di Esecuzione Penale Esterna, Ufficio di Servizio Sociale per Minorenni, Lega Navale Italiana di Riposto e la Parrocchia Nostra Signora del Santissimo Sacramento. L’iniziativa ha ricevuto il supporto della Regione Sicilia – Assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro – Dipartimento Famiglia e Politiche Sociali, fondi legge 328/2000, nell’ambito del progetto “Progetto sperimentale di contrasto al fenomeno della devianza minorile” e si inserisce nelle attività di volontariato promosse dalla Fondazione con il Sud, progetto “Officina Sociale del Volontariato Artigiano”.