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Giochiamo di Anticipo, la diagnosi precoce può cambiare la vita

Al via la campagna #Giochiamodianticipo per sensibilizzare sull’importanza dello screening neonatale, il test genetico gratuito per la Sma per la prima volta è una realtà nel Lazio e presto anche in Toscana. L’associazione Famiglie Sma e Omar- Osservatorio Malattie Rare lanciano il corto con Fabrizio Colica e Michela Giraud

di Antonietta Nembri

Non c’è sempre tempo! Per questo è fondamentare giocare d’anticipo. E proprio “Giochiamo di Anticipo” è il titolo della nuova campagna e del video che l’accompagna, promossa da Famiglie Sma e Omar (Osservatorio Malattie rare) a favore dello screening neonatale. La diagnosi precoce, ricorda una nota stampa, può cambiare il destino di un neonato affetto da Atrofia Muscolare Spinale (Sma), una malattia rara, neurodegenerativa, così grave da essere la prima causa genetica di mortalità infantile.
Raccogliendo una sola goccia di sangue nelle prime ore di vita, infatti, si può anticipare la diagnosi e intervenire tempestivamente. Lo screening è un momento importante nella vita di un bimbo, ed è importante che i futuri genitori possano dare un consenso ben informato e consapevole del valore di questo gesto di prevenzione.

Nasce proprio da qui #Giochiamodianticipo, la campagna che ha al suo centro il cortometraggio “Giochiamo di Anticipo” con gli attori comici Michela Giraud e Fabrizio Colica, per la regia di Ludovico di Martino (qui sotto il video).

Le disavventure dei due protagonisti – è di Michela Giraud la frase «Non c’è sempre tempo!» urlata nel bel mezzo di una discussione creativa – che ironizzano sul fatto che ci si comporta sempre come 18enni in Erasmus pensando che ci sia “sempre tempo”, salvo poi scoprire che, appunto il tempo non c’è sempre, fanno sì che il corto riesca a comunicare con ironia e leggerezza le informazioni fondamentali della campagna di sensibilizzazione.

«Con questa nuova campagna che punta sulla comicità di due attori romani popolari su YouTube continua il filone di comunicazione in chiave “comica” che abbiamo inaugurato con lo spot, ormai famoso, di Checco Zalone», racconta Daniela Lauro, presidente di Famiglie SMA. «Ci rivolgiamo a persone che stanno per vivere la gioia di un figlio, non dobbiamo spaventarti, al contrario dobbiamo far capire che il neonato avrà un’opportunità in più di salute, e che comunque vada non si sentiranno dire che “non c’è niente da fare”».
«Partecipare a questo progetto mi ha emozionato molto spesso lavoriamo sull’ilarità, invece addentrarmi in un tema così serio e allo stesso tempo così importante ha lasciato il segno», rivela Fabrizio Colica.

Infine, Ilaria Ciancaleoni Bartoli, direttore di Osservatorio Malattie Rare osserva che: «Quando si parla di salute occorre che le persone siano informate, e questo vale a maggior ragione quando si parla di bambini e di genitori che devono scegliere per loro. Con questa campagna abbiamo voluto affiancare la tradizionale attività di consenso informato con qualcosa di più popolare, che raggiungesse un pubblico più ampio: la corretta comunicazione può fare molto per promuovere misure di prevenzione, anche secondaria».

Già ora negli ospedali del Lazio e nei prossimi mesi anche in Toscana grazie al progetto pilota coordinato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, lo screening neonatale per la Sma è un test genetico, volontario e gratuito.
Target primario della campagna sono le donne in gravidanza, le coppie in attesa di un figlio e quelle che stanno cercando di concepirne uno.

L’obiettivo dello studio è produrre dati e pratiche utili per estendere lo screening per la SMA, in un futuro non lontano, a tutti i neonati d’Italia. Dal 2017, a differenza che in passato, è infatti disponibile una terapia in grado di modificare il decorso della malattia e dare speranza a molte famiglie. Lo screening si può effettuare fin dai primi giorni di vita, quando la malattia non ha ancora arrecato un danno permanente, per questo la diagnosi precoce è fondamentale.


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