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Servizio civile, “Rendiamolo effettivamente universale”

L'appello del Tesc - il Tavolo ecclesiale sul servizio civile - è rivolto al Governo e Parlamento invitati a non deludere le aspettative di tanti giovani. In un anno che vede gli enti al lavoro per adeguarsi alle novità introdotte dalla nuova programmazione e dalle nuove regole si chiede che anche «lo Stato passi dalle parole ai fatti sostenendo e incentivando effettivamente con fondi adeguati questa esperienza di servizio alla comunità"

di Redazione

Appello al Governo e al Parlamento di “non deludere le aspettative di tanti giovani”. A esprimerlo il Tesc – Tavolo Ecclesiale sul Servizio Civile – che dal 2003 promuove questa importante esperienza formativa per i giovani, di servizio e di testimonianza.

“La legge di Bilancio che è stata approvata dal Senato e che ora è all’esame della Camera per il 2020 riduce a 149 milioni di euro i fondi per il servizio civile”, ricorda la nota del Tavolo. “Questo significa che nel 2020 le possibilità per i giovani del nostro Paese di svolgere dodici mesi di servizio civile saranno ulteriormente ridotte rispetto al 2019, anno in cui sono state a loro volta inferiori rispetto al 2018: 53.000 posti nel 2018, 40.000 posti nel 2019”.

Se poi si guardano tutti gli stanziamenti previsti nel triennio 2020-2022 – 99 milioni per il 2021 e 106 milioni per il 2022 – suona quantomeno beffardo il titolo del capitolo di spesa nel quale sono inserite queste somme: “Incentivazione e sostegno alla gioventù”, sottolinea il Tesc.

In questo anno importante per la transizione in atto dal servizio civile nazionale al servizio civile universale gli enti del Tesc sono già al lavoro per adeguarsi alle novità introdotte dalla nuova programmazione e dalle nuove regole della progettazione che richiederanno un particolare investimento di energie e risorse che gli enti si impegnano a garantire per mantenere alto il livello della proposta di servizio da presentare ai giovani. A fronte di questo sforzo è necessario però – conclude l’appello – che anche lo Stato passi dalle parole ai fatti sostenendo e incentivando effettivamente con fondi adeguati questa esperienza di servizio alla comunità, garantendo così l’accesso a tutti i giovani che la vogliono fare.

Aderiscono al tavolo: A.C.L.I., AGESCI – Guide e Scouts Cattolici Italiani, Anspi (Associazione nazionale San Paolo Italia), Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Azione Cattolica Italiana, Caritas Italiana, Confcooperative – Federsolidarietà, Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia, Cenasca – Cisl, Centro Sportivo Italiano, Federazione SCS/CNOS – Servizio Civile Salesiani, Federazione dell'Impresa Sociale – Compagnia delle Opere, Fondazione Migrantes, G.A.V.C.I. – Gruppo Autonomo di Volontariato Civile in Italia, Servizio Nazionale Cei per la pastorale giovanile, Ufficio Nazionale Cei per la cooperazione missionaria fra le Chiese, Ufficio Nazionale Cei per i problemi sociali e il lavoro, Unitalsi (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali).


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