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La società civile al Governo: Accordo Italia-Libia, la vergogna non si può rinnovare

“Ignorare le conseguenze di questi accordi è impossibile, oltre che disumano” dice Marco Bertotto, responsabile per gli affari umanitari di MSF. Le associazioni della campagna #Ioaccolgo promuovono un mailbombing ecco come fare

di Redazione

Medici Senza Frontiere (MSF) chiede alle autorità italiane di non rinnovare l’accordo con la Libia, siglato tre anni fa, perché contribuisce a perpetuare l’esposizione di migranti e rifugiati a violenza, respingimenti, sfruttamento e detenzione arbitraria.

“Ignorare le conseguenze di questi accordi è impossibile, oltre che disumano. Anche grazie al supporto dell’Italia, persone innocenti e vulnerabili sono intrappolate in un paese in guerra, costrette a vivere situazioni di pericolo e minaccia o sottoposte a un sistema di detenzione arbitrario e spietato. La maggior parte di coloro che riescono a fuggire vengono sistematicamente intercettati in mare e nuovamente respinti nei centri di detenzione o in circuiti illegali di sfruttamento e violenza. Mentre i più vulnerabili pagano il prezzo più alto, le reti di trafficanti di esseri umani, a terra e in mare, alimentano il loro giro di affaridichiara Marco Bertotto, responsabile per gli affari umanitari di MSF.In un momento in cui anche l’UNHCR è stata costretta a ritirarsi dal centro di transito di Tripoli a causa del conflitto, e considerata l’evidente impossibilità di negoziare con le autorità libiche un miglioramento sostanziale di questi accordi, riteniamo indispensabile procedere con la loro immediata cancellazione. Questa vergogna non si può rinnovare”.

MSF lavora in Libia dal 2011. Dal 2016 fornisce cure mediche a rifugiati e migranti lungo le rotte del loro viaggio, tra cui persone soggette a tratta, sbarcate sulle coste libiche o detenute arbitrariamente in centri di detenzione che rientrano formalmente sotto l’autorità del Ministero dell’Interno del paese e del suo Dipartimento per combattere l’immigrazione illegale (DCIM) nelle aree di Tripoli, Khoms, Misurata, Bani Walid, Zuwara e Djebel Nafusa.

La campagna IOACCOLGO ha promosso una mobilitazione web con questo comunicato e iniziativa:

Il Governo intende in queste ore rinnovare il Memorandum con la Libia, senza alcuna modifica, nonostante gli impegni presi solo qualche mese fa. In concreto significa che continueremo a finanziare la guardia costiera libica e i veri e propri lager in cui i migranti sono sottoposti ad ogni tipo di tortura. Come campagna IOACCOLGO siamo convinti che questi accordi non solo non vadano rinnovati ma debbano essere cancellati e si debba lavorare per una evacuazione immediata delle persone trattenute nei campi libici.

ISTRUZIONI

Per questo vi chiediamo di prendere posizione: trovate qui sotto un testo da inviare al ministro degli Interni Luciana Lamorgese e a quello degli Esteri Luigi Di Maio.

Vi basterà

copiare il testo nella vostra mail

-> inserire l’oggetto (Il memorandum con la Libia va cancellato)

-> inserire i loro indirizzi:

caposegreteria.ministro@interno.it

segreteria@ioaccolgo.it

-> e quello della nostra segreteria: segreteria@ioaccolgo.it in modo che potremo tenerne traccia

-> firmarlo in fondo con il vostro nome e inviarlo.

E’ importante far sentire la nostra voce, solo se saremo in tanti potremo raggiungere il risultato di cambiare la vita di migliaia di persone

OGGETTO: Il Memorandum con la Libia va cancellato

Egregio ministro,

Le scrivo personalmente per esprimere il mio dissenso in merito al rinnovo del memorandum con la Libia, firmato nel 2017 e mai ratificato dal Parlamento. Da quanto si apprende il vostro Governo intende rinnovare quegli accordi senza modifiche.

Il 2 febbraio, quindi, il Memorandum verrà automaticamente rinnovato, nonostante gli impegni a modificarlo assunti da voi circa tre mesi fa. Si continuerà, dunque, a finanziare la guardia costiera libica – per lo più formata da quegli stessi trafficanti che si dice di voler fermare – perché riporti i migranti in fuga nei lager dove sono sottoposti a ogni tipo di tortura e dove si può morire a causa dei bombardamenti.

Sono convinto che l’unica scelta “umana” da compiere subito sarebbe quella di svuotare i lager e trasferire chi vi è trattenuto e non rinnovare gli accordi che hanno causato solo sofferenza e problemi per migliaia di persone. Le chiedo dunque, così come sostenuto dalla campagna IOACCOLGO, di procedere al più presto a evacuare di tutti i migranti trattenuti nei centri libici, all’apertura di corridoi umanitari europei, ristabilire un’operazione efficace di soccorso in mare, ripristinare in Italia e in Europa un sistema di accoglienza che punti ad una integrazione vera nel rispetto dei diritti umani fondamentali, a cominciare dal diritto alla vita.

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