L'economista Marcello Esposito: «Questa sia l’occasione per un’Europa immobile di mostrare solidarietà in una crisi che coinvolge tutti più o meno direttamente. Da una parte eliminando dal calcolo del deficit pubblico ai fini Maastricht l’aumento della spesa pubblica dovuta al Coronavirus (maggiore spesa sanitaria e sostegno all’economia in frenata) e, dall’altro, consentendo l’emissione di Virus bond che potrebbero essere i primi Euro bond di cui da troppo tempo si parla
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L'economista Marcello Esposito: «Questa sia l’occasione per un’Europa immobile di mostrare solidarietà in una crisi che coinvolge tutti più o meno direttamente. Da una parte eliminando dal calcolo del deficit pubblico ai fini Maastricht l’aumento della spesa pubblica dovuta al Coronavirus (maggiore spesa sanitaria e sostegno all’economia in frenata) e, dall’altro, consentendo l’emissione di Virus bond che potrebbero essere i primi Euro bond di cui da troppo tempo si parla
Marcello Esposito che insegna International Financial Markets presso l'Università Cattaneo di Castellanza ed è stato consulente economico di Palazzo Chigi non è preoccupato, è preoccupatissimo riguardo le ricadute e l’impatto del Coronavirus sull’economia mondiale ed europea. Per questo, ci dice, «Bisogna massaggiarsi il cervello e mettere in campo idee e iniziative e non stare a guardare passivamente come ha fatto l’Unione europea sino ad oggi, non riuscendo neppure a prendere un’iniziativa coordinata almeno sulla mobilità aerea!».
Professore, immagino che la preoccupazione tre settimane dopo sia ben aumentata, ma che fare?
Marcello Esposito: In Cina, poi, da qualche settimana, hanno lanciato i Virus bond che servono per aiutare i settori economici in difficoltà a causa del coronavirus offrendo dei tassi di interesse particolarmente bassi se l’azienda che li emette dedica almeno il 10% del ricavato a iniziative che sono relative al contenimento del virus. Un modo per aiutare l’economia in una frenata senza precedenti.
Come misurare gli impatti sull'economia della pandemia?
Esposito: Il Coronavirus, infatti, causa almeno due importanti impatti economici. Il primo è quello relativo al blocco o al rallentamento delle attività; impressionante il dato che la Cina ha reso noto ieri relativamente all'industria dell'auto che sta assumendo dimensioni più che preoccupanti, nei primi 16 giorni di febbraio - secondo le statistiche della China Passenger Car Association (CPCA) - il calo delle vendite è stato del 92%. Il secondo impatto economico sono le conseguenze che il Coronavirus ha sul sistema sanitario messo sotto stress. Impatti che determinano un aumento della spesa pubblica.
Cosa si può fare concretamente?
Esposito: Penso che questa potrebbe essere l’occasione per un’Europa, immobile come e più di sempre, di mostrare solidarietà in una crisi che coinvolge tutti più o meno direttamente. Da una parte eliminando dal calcolo del deficit pubblico ai fini Maastricht l’aumento della spesa pubblica dovuta al Coronavirus (maggiore spesa sanitaria e sostegno all’economia in frenata) e, dall’altro, consentire a livello europeo l’emissione di Virus bond che potrebbero essere i primi Euro bond di cui da tempo si parla, garantiti da tutti gli Stati europei.Qualunque azienda europea, come succede in Cina, accede a questa forma di finanziamento particolare e a tassi bassissimi o perché ha subito un impatto o perché si vuole impegnare nel contrasto al virus emettendo bond la cui garanzia è europea e in capo a tutti gli Stati europei.
Con che risorse professore?
Esposito: Gli Stati non avrebbero nessun esborso monetario, semplicemente prestano una garanzia che in quanto tale non impatta immediatamente sui bilanci ma solo sul debito.