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L’effetto leva della Fondazione Cariplo

Il fondo per il non profit deliberato da via Manin ha mobilitato le fondazioni di comunità del territorio che sono state capaci di attrarre contributi per 13 milioni di euro da investire a supporto del Terzo settore

di Redazione

Si stanno moltiplicando le iniziative sui territori della Lombardia, Del Verbano-Cusio-Ossola e del Novarese, a pochi giorni dal lancio del fondo speciale per il non profit avviato da Fondazione Cariplo per mitigare gli effetti causati dalle misure di contenimento del COVID-19, a cui via Manin ha destinato 2 milioni di euro.

Protagoniste di questa azione sono le Fondazioni di Comunità, veri e propri punti di riferimento in questa fase per le comunità locali. Insieme alle istituzioni, alle aziende e ai singoli donatori – anche personaggi famosi che non hanno voluto far mancare il loro apporto – che stanno contribuendo in tanti modi per contrastare l’emergenza, le fondazioni di comunità sono riuscite in poche ora ad attivare le reti, orientando gli obiettivi della raccolta. Il fondo lanciato da Fondazione Cariplo è stato pensato come un volano su cui far convergere altre risorse dei territori. Circa un milione di euro la prima tranche attivata immediatamente, che ha fatto da base di partenza: questa azione ha generato infatti un effetto leva che in pochi giorni (i primi fondi locali sono partiti l’11 di marzo) ha già raggiunto quasi 13 milioni di euro (12,8 milioni per l'esattezza).

In questa prima fase acuta dell’emergenza Fondazione Cariplo ha scelto di destinare una tranche di risorse, circa 900mila euro, alle 16 Fondazioni di comunità locali incentivando l’attivazione e/o aumentando la dotazione di fondi locali che si stanno via via attivando a supporto di iniziative emergenziali in ambito sanitario e socio-assistenziale.

Le Fondazioni di comunità per la loro vicinanza con il territorio sono in grado di intercettare bisogni specifici e indicare le soluzioni per ciascun territorio; hanno la capacità indiscussa di promuovere la cultura del dono, la partecipazione e la solidarietà indirizzandole come in questo caso verso obiettivi concreti, collaborando con le istituzioni e il terzo settore locali

È urgente aggregare risorse e promuovere attenzione nei confronti di quelle organizzazioni, associazioni ed enti che forniscono servizi alle famiglie o contribuiscono in modo fondamentale nella gestione dei luoghi di cultura, come teatri o musei

Giovanni Fosti

In una seconda fase, Fondazione Cariplo interverrà sui i territori per riattivare i servizi alle famiglie e gli enti di terzo settore e culturali a ripartire (sarà possibile farlo in modo più efficace quando saranno più chiari i criteri e la dimensione degli aiuti pubblici)

In una terza fase, sarà necessario rilanciare iniziative culturali e di animazione comunitaria per velocizzare il ritorno alla “normalità”.

«Al fianco delle imprese in difficoltà in questo periodo, ci sono anche moltissime realtà non profit e organizzazioni di volontariato che stanno vivendo gravi disagi:», sottolinea il presidente della Fondazione Giovanni Fosti (foto), «quello che ci sembra assolutamente urgente è aggregare risorse e promuovere attenzione nei confronti di quelle organizzazioni, associazioni ed enti che forniscono servizi alle famiglie o contribuiscono in modo fondamentale nella gestione dei luoghi di cultura, come teatri o musei. Il fondo approvato dal nostro Cda è una prima iniziativa aperta alla partecipazione di altri soggetti: si tratta di un punto di partenza su cui far convergere anche le risorse di chi vorrà unirsi a noi, collaborando con le istituzioni e le fondazioni di comunità”.


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