Economia & Impresa sociale 

A Palermo il tour etico “in sospeso” contro la crisi di questi giorni

A Palermo quattro imprese sociali si sono unite attraverso la campagna di crowfunding "Abbiamo un (bi)sogno" per compensare eticamente i mancati incassi causati dall’emergenza del coronavirus. Un danno che ha fatto già perdere un’intera stagione ad organizzazioni che vivono di socialità

di Alessandro Puglia

Un tour sospeso per combattere la crisi economica da coronavirus. L’idea viene da Palermo dove alcune imprese sociali attive nel settore culturale e turistico hanno lanciato una campagna di crowfunding per permettere a chi oggi sta a casa di acquistare un tour etico e poterlo poi riscattare a “emergenza finita” oppure donandolo a bambini e ragazzi del Palermitano che non potrebbero permetterselo.

I tour a disposizione sono il risultato dell’esperienza di due operatori turistici di turismo etico, Palma Nana e Addio Pizzo Travel, il ristorante multietnico e spazio di co-working Moltivolti, l’ecomuseo urbano Mare Memoria Viva e Libera il g(i)usto di viaggiare, con visite nei luoghi confiscati alle mafie. Una squadra che in totale raggruppa 65 dipendenti e collaboratori con un’età media inferiore ai 40 anni che in questi giorni hanno ricevuto disdetta di un’intera stagione di lavoro, mettendo a rischio il futuro stesso delle organizzazioni che si basano su servizi che mettono al centro la socialità.

«Il nostro è un gesto di speranza, ma anche di ottimismo», spiega Claudio Arestivo co-fondatore di Moltivolti «Sappiamo che in questo momento tantissime realtà imprenditoriali in Italia stanno vivendo il dramma dei licenziamenti e del rischio chiusura. A loro, cosi come anche ai nostri collaboratori vorremmo dire di non arrendersi, di non mollare e di ricercare nella cooperazione e nella solidarietà gli ingredienti per superare questo brutto momento».

Tra i tour messi a disposizione: Palermo si racconta, Palermo e il mare e il tour nell’Alto Belice Corleonese.

«Un dono per giovani sconosciuti per rafforzare il loro senso di appartenenza alla propria città, al proprio territorio alla ricerca di una nuova crescita sociale, economica e culturale e, perché no, vivere un vero viaggio nella propria città da turisti ovvero con la meraviglia nello sguardo», raccontano Dario Riccobono e Fabrizio Giagolone di Addio Pizzo Travel e Palma Nana.

«I musei, le biblioteche, gli spazi pubblici, il patrimonio storico e naturalistico sono i luoghi della conoscenza, delle relazioni, della cittadinanza. Speriamo di tornare presto ad accogliere perchè è nella dimensione dello scambio e della presenza che il nostro lavoro meglio si compie», aggiunge Cristina Alga co-fondatrice del Museo del Mare Memoria Viva.

Il nome della campagna è “Abbiamo un (bi)sogno” lanciata sulla piattaforma Produzioni dal basso, recita: “E’ in questi momenti che si vede l’umanità e la capacità di essere solidali di una comunità, è in questi momenti che si impara a sognare di più e meglio”.


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