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Cooperazione & Relazioni internazionali

Si teme per un altro naufragio con 55 persone tra Malta e Lampedusa

Da Sabato Alarm Phone ha allertato le autorità italiane e maltesi di un’imbarcazione in pericolo con 55 persone a bordo. Dopo un affiancamento di due ore da parte di una nave cargo portoghese non si conosce il destino delle persone in pericolo, mentre sulla scena sorvolano ora mezzi della Guardia Costiera. L'appello di Erasmo Palazzotto (LeU): "Salviamoli, salviamoci"

di Alessandro Puglia

Dopo il possibile naufragio annunciato da Sea Watch domenica 12 aprile e smentito dalla Guardia Costiera, si teme adesso per la vita di altre 55 persone a bordo di un’imbarcazione tra Lampedusa e Malta. Si tratta di una delle quattro imbarcazioni con cui Alarm Phone era stata in contatto nei giorni scorsi: quattro barche in pericolo per un totale di 250 persone, su almeno oltre mille migranti partiti dalla Libia in questi giorni.

Una delle quattro imbarcazioni segnalate dal network per il soccorso in mare è arrivata spontaneamente a Portopalo di Capo Passero con 77 migranti di origine Subsahariana, un’altra con 47 persone per giorni in attesa di essere soccorsa è stata soccorsa dalla Ong spagnola Aita Mari (in nottata è stata disposto un trasferimento nei confronti di una famiglia), mentre non si conosce il destino delle altre due imbarcazioni.

La preoccupazione è adesso per i 55 a bordo dell’imbarcazione segnalata da Alarm Phone alle autorità italiane e maltesi già sabato 11 aprile.

Secondo i tracciati e le mappe di navigazione pubblicati proprio da Alarm Phone la notte tra lunedì 13 e martedì 14 aprile l’imbarcazione in pericolo è stata raggiunta dalla nave cargo portoghese IVAN che tra le 2 e le 4 è stata fianco a fianco ai migranti in difficoltà. È difficile sapere cosa sia successo in quelle ore, ma di certo nave IVAN elevata in altezza non è per la sua conformità adatta a un soccorso di migranti. Sulla scena, dopo oltre 40 ore dal primo Sos, e dopo l’intervento della nave IVAN, è intervenuta la Guardia Costiera che ha mandato dei mezzi aerei, ma non si sa se quelle persone, a bordo ci sarebbero anche bambini eritrei, siano vive oppure no.

Chi sorvola la zona in queste ore evidentemente non vuole farlo sapere. Per lo stesso motivo per cui si comunicano naufragi e si smentiscono senza prove, con comunicati stampa senza foto che possano minimamente provare quanto sia accaduto. Perché di fronte alla pandemia a pochi sembra importare di quel disperato grido d’aiuto che viene dal mare.

A lanciare un appello su Twitter per salvare i 55 migranti in pericolo è stato Erasmo Palazzotto, deputato di Liberi e uguali.


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