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Economia & Impresa sociale 

La #Fase2 di Coop a sostegno dei consumatori

In continuità con le azioni messe in campo nei mesi scorsi si annunciano altri 4 mesi di blocco dei prezzi sui prodotti a marchio (fino al 30 settembre), un paniere di 10 prodotti basici di alto profilo qualitativo a 10 euro, promozioni settimanali a rotazione con sconti mediamente del 20% su freschi e freschissimi e ci si interroga sull’effetto della crisi oltre che sul cambio di abitudini dei consumatori

di Antonietta Nembri

La ripartenza dopo il lockdown è stata al centro di una conferenza stampa online di Coop Italia con il presidente Marco Pedroni e l’Ad Maura Latini (nell'immagine). Da parte di entrambi si è voluto sottolineare come Coop, le cooperative e la rete vendita abbiano gestito l’emergenza e dato risposte ai soci e consumatori. Ora si punta ad affrontare una fase 2 che si prospetta complessa e tale da generare un’ulteriore, drammatica polarizzazione dei consumi. La caduta del Pil ipotizzata ad oltre il 10%, l’occupazione in forte peggioramento nonché i segnali di un’inflazione crescente delineano uno scenario economico-sociale peggiore di quello della crisi del 2008.

Da parte sua il presidente Pedroni ha ricordato le tre direttrici che hanno guidato la fase più acuta: la messa in sicurezza di clienti e dipendenti; le attività per garantire la continuità del servizio ai consumatori e infine le azioni solidaristiche. Nei mesi scorsi, infatti, Coop ha bloccato i prezzi di oltre 18mila prodotti confezionati industriali sia a marchio sia di tutte le altre marche, ha applicato lo sconto del 10% sui buoni emessi dallo Stato per le persone maggiormente in difficoltà, ha attivato un Protocollo in collaborazione con Protezione Civile, Anci e Volontariato per la consegna a casa della spesa (a fine maggio sono state superate le 100mila spese consegnate), ha regalato 100 Giga agli utenti di CoopVoce per un mese, ha donato alla Protezione Civile 4,4 milioni di mascherine chirurgiche («per un valore di 3 milioni di euro», ha chiosato Pedroni), oltre a adottare le migliori misure di sicurezza nei punti vendita a tutela dei consumatori e dei lavoratori. Le Cooperative, inoltre, hanno agito nei diversi territori in collaborazione con le autorità per dare il massimo sostegno alla popolazione e alle esigenze delicate della fase di lockdown. «Tutto questo ha comportato costi aggiuntivi, che noi di Coop consideriamo investimenti, per oltre 50 milioni di euro» ha aggiunto il presidente.


Analizzando l’andamento economico del periodo appena trascorso ha registrato un leggero aumento delle vendite (+5%), ma con una prevalenza dei negozi di vicinato (+25%) e dei supermercati di medie dimensioni (+16%) e un calo degli ipermercati e dei grandi superstore (-11%). Sono calati gli ingressi (-40%), ma il valore dello scontrino medio è raddoppiato (nelle slide alcuni dati).
Guardando i primi dati di maggio si nota il permanere di alcune abitudini di consumo, anche se si stanno ridimensionando gli acquisti in stile “spesa bunker” (ne avevamo parlato qui).

«Le misure del governo e le risorse dell’Ue sono importanti; auspichiamo non una spesa a pioggia, ma il sostegno alle fasce più deboli, misure fiscali a favore dei consumi e della sostenibilità ambientale, investimenti mirati a rendere migliore il Paese nel lungo periodo. D’altronde non spetta solo al Governo sostenere l’economia del Paese, ma anche alle imprese più importanti, che hanno una grande responsabilità nel difendere le famiglie e le tante piccole e medie imprese a loro collegate» commenta Marco Pedroni. «Noi ci prendiamo questa responsabilità e dopo aver investito nella fase del lockdown 50 milioni di euro, investiamo per la fase 2 da oggi a settembre altri 50 milioni di euro. La buona spesa mette assieme sicurezza, convenienza e sostenibilità Se nella prima fase dell’emergenza la maggior parte del nostro investimento –circa il 70%- è stato assorbito dalle azioni necessarie a garantire a soci e consumatori la massima sicurezza e serenità, ora la percentuale si è rovesciata per gli impegni a difesa del potere di acquisto. Speriamo che l’emergenza sanitaria possa passare in secondo piano perché questo ci permette di concentrarci di più sugli evidenti effetti economici e sociali prodotti dalla pandemia»

Per la fase 2 Coop destina quindi altri 50 milioni di euro a misure di concreto sostegno dei consumatori. Così si protrarrà il blocco dei prezzi per altri 4 mesi (fino al 30 settembre), concentrato sui prodotti a marchio Coop (circa 2000 referenze di prodotti confezionati industriali). A questa misura se ne affiancano altre due. Una, volta a garantire per tutto il periodo estivo promozioni settimanali a rotazione con sconti del 20% su prodotti freschi e freschissimi (carni, ortofrutta e pesce sempre a marchio Coop), andando così a incidere su un’area più soggetta alle oscillazioni dei mercati stagionali e a potenziali fenomeni speculativi. Qui Coop può contare sulla sua rete solida di fornitori e produttori che è per oltre il 90% italiana e sui rapporti di filiera controllata da Coop. «La domanda di sicurezza è estesa non solo ai luoghi, ma anche ai prodotti e l’attenzione all’italianità dei prodotti è una delle caratteristiche con due ricadute: la sicurezza e il lavoro», ha osservato l’Ad Latini.
La terza gamba dell’attività è la proposta di un paniere di 10 prodotti che fanno parte della spesa comune delle famiglie al prezzo di 10 euro, con la qualità e la sicurezza dei prodotti Coop. «Parliamo di prodotti come pasta, olio, biscotti, latte, birra, pomodori, carta igienica; si tratta di prodotti in gran parte della linea Origine Coop, ovvero la linea della tracciabilità completa su cui Coop esercita controlli in ogni step della filiera e dove in alcuni casi si sono consolidate scelte all’avanguardia per la sicurezza di tutti noi, per esempio l’allevato senza antibiotici per il prosciutto e il latte e l’utilizzo di carta riciclata per la carta igienica», ha illustrato Maura Latini.

«Il prodotto a marchio Coop è il cuore della nostra offerta, mi piace definirlo una sorta di fuoriserie delle garanzie», continua Latini, «e abbiamo concentrato su questo la nostra proposta per la fase 2 così da rendere evidente alle famiglie la nostra determinazione a garantire convenienza e qualità. La fase economica è piena di incognite. Quale sarà sui consumi l’impatto del rallentamento economico che il Paese ha subito e subirà è un nodo rilevante. Per i valori che la cooperazione incarna, assumendosi anche un rischio, Coop ha scelto di non aspettare e di mandare subito un messaggio alle famiglie e ai produttori. Così facendo agiamo sia a monte (verso i fornitori), che a valle (verso i consumatori) per garantire la stabilità dei prezzi e delle remunerazioni dei diversi attori della filiera».


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