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Il Coronavirus dimezza le adozioni internazionali

Per via del lockdown, nei primi mesi del 2020 si contano solo 200 adozioni concluse contro le 400 dell'anno scorso. Griffini: «Bene l'impegno della ministra Bonetti per 6 milioni di euro, ma serve ridare fiducia alle coppie. Sin dalla prima riunione degli Stati generali, dovrà essere presente la cabina di regia "Adozione 3.0"»

di Redazione

«Sei milioni di euro per sostenere l'Adozione Internazionale? Certo, si tratterebbe di un aiuto importante perché, senza un adeguato supporto, per la Adozione Internazionale suoneranno le campane a morto, molto presto. Ringraziamo il ministro della disponibilità, ma purtroppo questi aiuti, se da un lato serviranno a dare immediato ossigeno alla Adozione Internazionale, purtroppo non basteranno per garantirle un futuro. Soprattutto non basteranno a ridare fiducia alle coppie»: non usa mezzi termini il presidente di Ai.Bi. – Amici dei Bambini, Marco Griffini, per descrivere la situazione dell'Adozione Internazionale nel primo semestre del 2020. Elena Bonetti, ministro della Famiglia e Presidente della CAI, ha parlato in un'intervista di interventi concreti e immediati per dare ossigeno agli enti autorizzati in attesa della ripartenza.

Nel primo semestre del 2020 i dati parlano di appena 200 adozioni concluse, contro le 400, già scarse, dello scorso anno. E il 2019 era stato il primo nella storia a segnare una discesa sotto la soglia psicologica delle mille adozioni annuali, ancora in calo del 14% rispetto al 2018. «Ci sono poi poche centinaia di abbinamenti già deliberati per altrettante coppie adottive in attesa di partire quando riapriranno le frontiere. Non aiutano le equipe dei servizi regionali non attrezzate per lo smart working e per i corsi a distanza per le famiglie e soprattutto lo stallo dei tribunali per i minorenni che non rilasciano più idoneità», dice Griffini.

E conclude: «In Italia ci sono circa 5 milioni di coppie sposate senza figli che potrebbero essere una risorsa. Occorre un percorso graduale: primo passo, un bonus immediato da 10mila euro per ogni adozione internazionale portata a termine nel 2020 e, dal 2021, la gratuità della stessa unitamente a una riforma per renderla finalmente un cammino non più segnato da peripezie burocratiche. Pertanto, fin dalla prima riunione degli Stati generali, dovrà essere presente la cabina di regia "Adozione 3.0", in rappresentanza di tutto il mondo dell’adozione internazionale. Il rilancio dell'economia del nostro Paese passa infatti anche dalla lotta alla denatalità e le famiglie adottive possono dare un loro importante contributo».