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Cooperazione & Relazioni internazionali

«Dobbiamo rimanere uniti per il futuro dell’Europa ed è questo il momento di agire»

Lo dichiarano il presidente del Comitato economico e sociale (Cese) Luca Jahier e la commissaria Ue per la coesione e le riforme Elisa Ferreira. Alla sessione plenaria di giugno del Cese si è tenuto un dibattito sulla ripresa dell'economia europea dopo la crisi del coronavirus, nel corso del quale è stato sottolineato che ora è necessario concentrarsi sull'attuazione del piano della Commissione europea

di Redazione

La solidarietà e la cooperazione nell'Ue sono fattori essenziali per rilanciare l'economia dopo la pandemia di Covid-19. Nei loro interventi alla plenaria di giugno, il Presidente del Cese Luca Jahier e la commissaria europea per la coesione e le riforme Elisa Ferreira hanno convenuto in merito al ruolo fondamentale della politica di coesione sia nel piano europeo di ripresa della Commissione sia nella proposta, riveduta e più ambiziosa, per il quadro finanziario pluriennale, insistendo sull'importanza di accelerare da questo momento l'adozione e l'attuazione di entrambi.

Jahier ha sottolineato che il Cese sostiene questo piano globale e del tutto inedito (il pacchetto Next Generation Eu), che lancia un segnale politico chiaro e atteso da tempo per indicare che l'Europa è ben presente, e che nessuno sarà lasciato solo nell'affrontare questa crisi e il periodo dopo la crisi. «Il piano fa inoltre eco all'appello rivolto dal Cese all'Ue a fare tutto ciò che è necessario per superare la crisi, sottolineando che potremo vincere questa sfida solo restando uniti e agendo insieme come una comunità che condivide un destino comune. Il Cese ha sempre messo l'accento sulla solidarietà, la coesione e la sostenibilità in quanto valori guida sottesi a qualsiasi ripresa diretta dall'Ue, e siamo lieti di ritrovarli per intero nel piano proposto dalla Commissione. Ora che le decisioni sono state prese, dobbiamo lavorare all'attuazione del piano, perché chi ha bisogno di un aiuto finanziario per ripartire deve riceverlo prima possibile», ha spiegato il Presidente del Cese.

Per parte sua, la commissaria Ferreira ha espresso apprezzamento per il forte sostegno del Cese al piano, precisando che «oggi più che mai abbiamo bisogno di solidarietà e di cooperazione. La pandemia ci ha ricordato che dobbiamo collaborare per dare una risposta alla crisi che abbiamo di fronte, far ripartire l'economia e promuovere una ripresa duratura. La politica di coesione svolgerà un ruolo fondamentale in questo senso e provvederà all'erogazione del primo pacchetto di aiuti. Il 27 maggio la Commissione ha proposto il piano per la ripresa più completo e ambizioso mai elaborato nella storia dell'Unione europea. Next Generation Eu mobiliterà investimenti per 750 miliardi di euro. La stessa politica di coesione beneficerà di una dotazione extra di 55 miliardi di euro di nuovi fondi a titolo dell'iniziativa React-Ue e del nuovo Fondo per una transizione giusta. Quest'ultimo verrà quintuplicato, passando da 7,5 a 40 miliardi di euro».

Insistendo sulla necessità che tutti gli attori e le istituzioni aderiscano al piano di ripresa della Commissione e si mobilitino per realizzarlo, Elisa Ferreira ha aggiunto: «Oggi voglio far risuonare un appello ad agire. Prima di tutto, un appello ad agire per la coesione, che è iscritta nel Dna delle nuove proposte della Commissione. La politica di coesione è già in prima linea nella risposta dell'Europa alla crisi. In secondo luogo, un appello ad agire per i partner economici, le parti sociali e la società civile – e intendo sia agire per i partner sia agire con i partner. Il nostro lavoro non è concluso. Il nostro lavoro è solo all'inizio. Abbiamo gli strumenti, e questo è il momento di passare all'azione, per garantire parità di condizioni nel periodo di ricostruzione e di ripresa».

Scendendo più in dettaglio, Jahier ha constatato con soddisfazione che il piano della Commissione pone in primo piano la coesione e la convergenza, affrontando le disparità territoriali e le disuguaglianze sociali che sono state messe in luce, o persino aggravate, dalla crisi. Il Presidente ha poi precisato che anche la nuova iniziativa React-Ue è un eccellente strumento di cui si avvertiva fortemente la necessità, dato che fornirà agli Stati membri un sostegno integrativo a favore della coesione, con un bilancio che sarà distribuito tenendo conto dell'impatto della crisi. «Questo – ha concluso Jahier – garantirà che non vengano mai meno i finanziamenti per le principali misure di ripresa dalla crisi e per gli aiuti agli indigenti. Questi fondi serviranno a sostenere i lavoratori e le Pmi, i sistemi sanitari e le transizioni verde e digitale, e saranno disponibili in tutti i settori, dal turismo alla cultura».

Intervenendo al dibattito a nome del gruppo Datori di lavoro, Tellervo Kylä-Harakka-Ruonala ha dichiarato che il piano della Commissione potrà avere successo soltanto se le risorse pubbliche verranno destinate a investimenti che garantiscano il miglior rendimento possibile e se saranno create e promosse le condizioni giuste per svolgere attività imprenditoriali, comprese le infrastrutture e l'innovazione. Ester Vitale, in rappresentanza del gruppo lavoratori, ha insistito sull'importanza di evitare, in questo difficile periodo, i tagli alla protezione sociale dei lavoratori, ai sistemi sanitari pubblici e ai mezzi di produzione sostenibile, allo scopo di garantire una ripresa equilibrata in tutto il territorio europeo. Infine Ionuţ Sibian, a nome del gruppo Diversità Europa, si è soffermato sul contributo delle Ong e ha sottolineato quanto sia importante aiutare queste organizzazioni a ricostruire la loro capacità di resilienza, in modo che possano continuare a svolgere la loro fondamentale funzione sociale.

Foto: Markus Spiske/Unsplash


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