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Con Siniša per la Ricerca, al via la campagna

Mihajlović è il testimonial dell'iniziativa di crowdfunding che ha l'obiettivo di sostenere i giovani ricercatori dell'istituto di ematologia "Seràgnoli" del Policlinico Sant'Orsola. Il lancio a pochi giorni dalla giornata nazionale per la lotta contro Leucemie, Linfomi e Mieloma. L'obiettivo finale della raccolta è di 100mila euro e finanziare il lavoro di quattro ricercatori per un anno.

di Antonietta Nembri

Al fianco di Ail Bologna scende in campo Siniša Mihajlović. L’allenatore del Bologna è infatti il testimonial di una campagna di crowdfunding a sostegno della ricerca e in particolare dei giovani ricercatori dell’Istituto di ematologia “L. e A. Seràgnoli”.
Il lancio della nuova campagna a pochi giorni dalla giornata nazionale per la lotta contro Leucemie, i linfomi e il mieloma nel corso di una conferenza stampa in streaming che si è aperta con i saluti di Marco Lombardo, assessore al Terzo Settore del Comune di Bologna e di Francesco Gesualdi, direttore generale di Ail Nazionale.


Da sinistra: Michele Cavo, Siniša Mihajlović, Sante Tura e Marco Lombardo durante la conferenza stampa

Se l’emergenza Coronavirus, che ha reso più complicata la vita dei pazienti onco-ematologici, non ha fermato l’azione solidale di Ail Bologna, ha invece cancellato le tante iniziative di raccolta fondi che l’associazione tradizionalmente portava avanti per garantire il sostegno alla ricerca scientifica e in particolare il finanziamento di 30 giovani ricercatore del Seràgnoli. Come sottolineato da Sante Tura, presidente di Ail Bologna, «ricercare è un’esigenza dell’uomo, qualsiasi cosa facciamo noi ricerchiamo: dalla realizzazione di un mondo in cui ci sia più benessere a una vita vivibile». Il professor Tura dopo aver ricordato di occuparsi di ematologia da 40 anni ha aggiunto: «Nel campo oncoematologico la ricerca ha fatto passi enormi. Alcuni decenni fa, dire a una persona “Hai una Leucemia, un Linfoma, un Mieloma”… era molto difficile. Ora possiamo farlo con maggiore tranquillità perché esistono cure che permettono di affrontare le malattie onco-ematologiche e, spesso, di guarire i nostri pazienti. Vogliamo che questo “spesso” diventi “sempre”».

Ma per farlo occorre sostenere la ricerca ed è qui che entra in campo Siniša Mihajlović (nella foto) che si è detto «felice e orgoglioso di essere l’uomo immagine di Ail Bologna». L’allenatore del Bologna ha ricordato che quando i medici gli dissero che era possibile che avesse la leucemia gli avevano anche detto che «”oggi con la ricerca sicuramente si hanno più possibilità di guarire” e questo è fondamentale. Durante la malattia ho conosciuto tanti che l’avevano avuta prima di me. Io ho capito di aver sofferto meno di altri grazie alla ricerca. Per questo dico che è fondamentale sostenerla, perché può salvare una vita».

«Fare ricerca vuol dire acquisire informazioni e possiamo dire che l’esperienza del Covid ha dimostrato cosa succede quando si lotta contro qualcosa che non si conosce», ha osservato il professor Michele Cavo, direttore dell’Istituto di Ematologia “L. e A. Seràgnoli” che ha ricordato come in medicina «avere le conoscenze serve per poter trattare al meglio il paziente» per cui diventa fondamentale supportare l’azione dei giovani ricercatori.
«La ricerca scientifica è complementare all'assistenza ai malati, la alimenta giorno dopo giorno, e ha consentito di raggiungere oggi traguardi che sino a poco tempo fa sarebbero stati impensabili. Ma non è ancora sufficiente, e i pazienti con leucemie, linfomi, e mieloma continuano ad avere bisogno di terapie farmacologiche e cellulari sempre più avanzate ed efficaci. Finanziare la ricerca, e i giovani che fanno ricerca, ci permette di soddisfare le esigenze dei nostri pazienti». Al Seràgnoli si fa ricerca di tipo traslazionale, cioè al letto del paziente e ricerca clinica.

La campagna “Con Siniša per la Ricerca” che parte oggi e che proseguirà nei prossimi tre mesi, fino al 15 settembre ha l’obiettivo di finanziare il lavoro di 4 giovani Ricercatori del Seràgnoli (Biologi, Biotecnologi, Data Manager, Tecnici di Laboratorio) per un anno e permettere loro di svolgere il proprio impegno. Il buco creato dalla mancata possibilità di realizzare alcune azioni di raccolta fondi, sottolinea l’associazione «rende difficile assicurare il finanziamento alla ricerca scientifica che Ail Bologna offre ogni anno».
Si può sostenere la campagna a raggiungere l’obiettivo di 50mila euro che permetterebbe a due giovani ricercatori di svolgere il proprio lavoro per un anno attraverso il portale di crowdfunding “Idea Ginger”.
I 50mila euro sono la prima tappa perché l’obiettivo finale della raccolta totale è di 100mila euro e finanziare così il lavoro di quattro ricercatori per un anno.

Accanto a Siniša Mihajlović la campagna di crowdfunding di Ail Bologna può contare sulla collaborazione del Bologna FC. Nel portale non mancano i paralleli tra il calcio e donatori che con una donazone diventano simbolicamente Capitano, Attaccante, Difensore… della Ricerca. Ma c’è anche la possibilità di divenire goleador e capocannonieri. Per esempio, con 50 euro di donazione si finanziano simbolicamente 90 minuti di Ricerca (la durata di una partita di calcio) e si diventa “Centrocampista della Ricerca”.
La ricompensa che si riceve in cambio è illustrata nel messaggio che il Sostenitore riceve: “Caro Centrocampista della squadra dei Ricercatori, hai fatto un gesto importante, con il tuo contributo si potrà finanziare il lavoro dei Ricercatori per l'intera durata di una partita!! Come simbolo riceverai un gadget Special Edition: la spilletta "Centrocampista per la ricerca". Per te anche un cordino porta-pass della Collezione Ufficiale BFC. Il tuo nome sarà inserito nella rosa dei centrocampisti della ricerca e apparirà nella Hall of Fame sul sito www.ailbologna.it, nella pagina dedicata alla raccolta fondi per la Ricerca al fianco del Mister”.


Nell'imagine in apertura Sante Tura e Siniša Mihajlović insieme a quattro giovani ricercatori

fotografie da Ufficio stampa