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Sostenibilità sociale e ambientale

Il legno, il materiale per un futuro ecosostenibile

Rilegno (consorzio ambientale per il recupero e il riciclo degli imballaggi in legno) con 2 milioni di tonnellate di materiale riciclato nel 2019 contribuisce allo sviluppo dell’economia circolare, scelta determinante per salvaguardare gli equilibri del pianeta e dell’ecosistema in cui viviamo

di Redazione

Dalla cassetta di legno per l’ortofrutta alla cucina di casa nostra o dal pallet al mobile di design, il passo è breve. Dietro questo viaggio circolare del legno c’è un sistema articolato gestito da Rilegno, il consorzio ambientale per il recupero e il riciclo degli imballaggi in legno, che ogni anno raccoglie e avvia a riciclo quasi 2 milioni di tonnellate di legno. E precisamente sono state 1.967.000 le tonnellate di legno raccolto e avviato a riciclo nel 2019 dal sistema Rilegno con un incremento dei volumi del 1,77% sull’anno precedente, contribuendo in maniera ragguardevole al raggiungimento della percentuale del 63,11% nel riciclo degli imballaggi di legno, tra le più alte in Europa.

Sono questi i principali risultati che emergono dal Rapporto sull’attività svolta nel 2019 da Rilegno, il Consorzio nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi di legno (in basso l'infografica).

La gran parte di tutto questo materiale riciclato è costituito da pallet, imballaggi industriali, imballaggi ortofrutticoli e per alimenti, ma una quota importante, pari a 676.000 tonnellate, proviene dalla raccolta urbana realizzata attraverso le convenzioni attive con 4.545 Comuni italiani, dove confluiscono materiali provenienti dal consumo domestico come vecchi mobili, cassette per la frutta o per vini e liquori, fino ai tappi in sughero.
A livello territoriale le Regioni con i maggiori volumi raccolti sono la Lombardia con 484mila tonnellate (circa il 25% del totale), l’Emilia-Romagna con 278mila, il Piemonte con 171mila, il Veneto con 162mila e la Toscana con 152mila.

«I dati del 2019 confermano un trend di costante crescita, portando la raccolta gestita dal Consorzio al massimo livello mai raggiunto dal sistema», afferma Nicola Semeraro, presidente di Rilegno. «L’anno in corso presenta incognite dovute alla crisi sanitaria ed economica che stiamo attraversando. Sebbene questa importante crisi sia una realtà con cui ci confronteremo nei mesi a venire, il sistema Rilegno non si ferma e non si è mai fermato, nemmeno nei mesi di lockdown, garantendo la raccolta e l’avvio al riciclo del legno in tutta Italia».

«Questa paralisi mondiale dovuta al Covid-19», aggiunge Semeraro (nella foto), «ci costringe a rivedere i nostri stili di vita e le nostre scelte a tutti i livelli, di Governo, di impresa e anche individuali orientandoli ai valori e ai principi della sostenibilità, della protezione dell’ambiente e dell’ecosistema in cui viviamo. Quegli stessi valori ai quali da sempre si ispira l’azione di Rilegno che in poco più di vent’anni ha realizzato un sistema che rappresenta un concreto e virtuoso esempio di economia circolare nel nostro Paese, che non solo crea valore economico, ma che permette di “congelare” un milione di tonnellate di CO2 ogni anno».

«Già Henry David Thoreau 150 anni fa scriveva che “dalla Natura selvaggia dipende la sopravvivenza del mondo”. Il grande classico Walden, Vita nel bosco, è considerato capostipite della cultura dell’ecologia, della sostenibilità e del ritorno alla natura e noi di Rilegno ne trasmettiamo i valori. E dal momento che la sostenibilità passa anche dai materiali che utilizziamo» conclude il presidente «siamo convinti che il legno sia il materiale su cui puntare per un futuro ecosostenibile. Naturale, sostenibile per eccellenza, circolare e riciclabile all’infinito, il legno è certamente la risposta migliore per un’economia che vada di pari passo con il rispetto dell’ambiente e dell’uomo».


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