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Con la pandemia i bambini trascorrono più tempo online e sono più vulnerabili ad adescamenti

Giornata europea per la protezione dei minori contro gli abusi sessuali: 18 milioni di bambini vittime di violenza, Telefono Azzurro al fianco dei più fragili con il centro di ascolto 1.96.96 e il servizio Emergenza Infanzia 114

di Redazione

In Europa quasi 18 milioni di bambini sono vittime di sfruttamento e violenze sessuali (dati www.who.org). Telefono Azzurro, da sempre al fianco dei più piccoli, oggi, in occasione della giornata europea sulla protezione dei minori contro lo sfruttamento e gli abusi sessuali, contribuisce alla sensibilizzazione sul tema organizzando un convegno e diffondendo dei materiali informativi per promuovere i servizi di ascolto e supporto ai più giovani messi a disposizione dall’associazione e attivi 24/7. Si tratta di una brochure, ideata dalle operatrici della linea telefonica
1.96.96 e rivolta ad adolescenti e pre – adolescenti, con riferimenti alle potenziali conseguenze negative degli abusi sulla salute mentale e un’illustrazione su come interviene il Servizio Emergenza Infanzia 114 per gestire le situazioni di violenze sessuali.

Quest’anno il tema di discussione scelto dal Consiglio d’Europa riguarderà in particolare il problema di immagini o video a sfondo sessuale generati dagli stessi bambini e poi diffusi online, spesso sotto pressione dei propri coetanei.
“L’utilizzo crescente della tecnologia, cui la pandemia ha costretto i minori in questi mesi, ha purtroppo contribuito a una forte crescita degli abusi online” ha affermato il Professor Ernesto Caffo, Presidente di Telefono Azzurro “Perciò soprattutto in questo momento di crisi, i bambini hanno bisogno di essere tutelati e di tornare al centro dei programmi delle istituzioni, scolastiche e non. Un tema prioritario è quello di rendere internet un posto sicuro attraverso programmi educativi ma anche mantenendo attive le tecnologie che possono rilevare abusi online”.

Il convegno online, trasmesso in diretta sulla pagina Facebook di Telefono Azzurro, sarà diviso in due digital round table distinte. Alle ore 10:00 interverranno: il Professor Ernesto Caffo, Presidente di Telefono Azzurro, Sandra
Zampa
, Sottosegretario di Stato alla Salute, Emilio Puccio – coordinatore dell’intergruppo del Parlamento Europeo per i diritti dei minori, Antonio Labrador, Team Leader della Commissione Europea, la PM Maria Monteleone, sostituto procuratore a Roma e coordinatrice del pool che si occupa dei diritti dei minori, Simonetta Matone, sostituto procuratore generale presso la Corte d'Appello di Roma, Riccardo Acciai, in servizio presso il Garante per la protezione dei dati personali, dirigente dell’ufficio reti telematiche, media, informazione e cyberbullismo, Dott.ssa Eva Claudia Cosentino, Direttore del Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia sulla rete (C.N.C.P.O), Emanuela Vinai, Coordinatrice del Servizio nazionale per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili della Conferenza Episcopale Italiana, Alessandra Campo, Office and Partners' Network Coordinator at Centre for Child Protection, Francesca Scandroglio, Psicologa Clinica e Forense, dottoranda in Neuroscienze e Scienze Comportamentali, Consulente per il Centro Studi e Ricerche di Telefono Azzurro e Simona Maurino, Referente Servizio 114 Emergenza Infanzia presso S.O.S. -Telefono Azzurro ONLUS.

Alle ore 18:00, oltre al Professor Ernesto Caffo, Presidente di Telefono Azzurro, interverranno il
Ministro delle Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti, l’Onorevole Caterina Chinnici, europarlamentare, componente della Commissione Libe e co-presidente dell’Intergruppo sui Diritti dei Minori del Parlamento Europeo, Maud Buquicchio, Presidente di Missing Children Europe, già Relatore Speciale delle Nazioni Unite su tratta di minori, prostituzione infantile e pedopornografia dal 2014 al 2020, Simonetta Matone, sostituto procuratore generale presso la Corte d'Appello di Roma, Dott.ssa Eva Claudia Cosentino, Direttore del Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia sulla rete (C.N.C.P.O), George Nikolaidis, già Presidente del Comitato di Lanzarote, Capo del Dipartimento di Salute Mentale e Centro di assistenza sociale per lo studio e la prevenzione degli abusi e della negligenza sui minori e Hans Zollner SJ, Professore Ordinario dell’Istituto di Psicologia della Pontificia Università Gregoriana e Presidente del Centre for Child Protection.

Un punto su cui si focalizzerà il dibattito è l’entrata in vigore del Codice Europeo delle Comunicazioni Elettroniche prevista per dicembre 2020: i servizi di comunicazione online dovranno rispettare regole di riservatezza più stringenti e di conseguenza le segnalazioni volontarie di CSAM (“child sexual abuse material”) saranno vietate. Una deroga temporanea per consentire ai servizi di comunicazione online di continuare ad utilizzare le tecnologie capaci di rilevare CSAM, segnalando i contenuti illegali alle autorità, è oggetto di una discussione davanti alla Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (LIBE) del Parlamento europeo. Se verrà approvata, sarà possibile continuare ad utilizzare queste tecnologie fino al 2025, in attesa di una soluzione definitiva. Telefono Azzurro si sta impegnando in prima linea anche per aumentare la consapevolezza su questa problematica.

I numeri di Telefono Azzurro sugli abusi sessuali ai minori


I casi gestiti nel 2019 dal Centro di Ascolto e Consulenza 1.96.96 di Telefono Azzurro sono 220 di cui 123 comprendono, tra le diverse motivazioni del contatto, una situazione di abuso sessuale offline e 97 di abuso sessuale online. Il trend dei casi offline è stato analogo al 2018, con un incremento di casi verificatisi a casa propria (+29%), per strada (+2%) e in impianti sportivi (+1%).. Nei casi di abuso sessuale online quasi il 70% dei bambini e dei ragazzi coinvolti è di genere femminile e più di una vittima su due ha un’età compresa tra gli 11 e i 14 anni.
All’1.96.96 si aggiunge il 114 Emergenza Infanzia, gestito da Telefono Azzurro dal 2003, ossia il Servizio multicanale di emergenza di pubblica utilità promosso dal Dipartimento per le politiche della famiglia – Presidenza del Consiglio dei Ministri e dallo stesso co-finanziato- per ricevere segnalazioni di situazioni di emergenza, rischio e/o pregiudizio riguardanti l’infanzia e l’adolescenza. Nell’anno 2019, il Servizio ha gestito 166 casi che hanno riguardato situazioni di sospetto abuso sessuale di cui 117 casi offline e 49 casi Online. Il 12,9% dei minori coinvolti nei casi di abusi offline
riporta anche problematiche connesse all’area di salute mentale e di questi Il 50% riferisce/riporta atti autolesivi, ideazione suicidaria e/o tentativi di suicidio. Tra i casi online sono invece aumentati i casi di grooming (da 19% al 33%) e pedopornografia online (da 23% al 27%). Nel 67% le vittime di abusi nel digitale hanno un’età compresa tra gli 11 e i 17 anni.