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Le fondazioni di origine bancarie sempre più protagoniste della finanza sostenibile

Le Fondazioni di origine bancaria: quelle che scelgono la finanza sostenibile rappresentano oltre il 60% dell’attivo patrimoniale in Italia. È di almeno €27 miliardi l’attivo patrimoniale delle Fondazioni che effettuano investimenti sostenibili. L’approccio più diffuso è l’impact investing, concentrato prevalentemente nell’housing sociale.

di Redazione

Le Fondazioni di origine bancaria ricoprono un ruolo cruciale nel rilancio socio-economico dei territori e a seguito della pandemia di COVID-19 assumeranno una funzione ancora più rilevante: con la finanza sostenibile possono rinforzare la propria azione a supporto di una crescita più verde e inclusiva.

Il messaggio è stato al centro del convegno di presentazione dell’indagine “Le politiche di investimento sostenibile e responsabile delle Fondazioni di origine bancaria” realizzata dal Forum per la Finanza Sostenibile in collaborazione con Acri e con MondoInstitutional con il sostegno di DPAM, Natixis Investment Managers, Prometeia Advisor Sim e T. Rowe Price. L’evento si è svolto nell’ambito della nona edizione della Settimana SRI.

Le principali evidenze della ricerca

L’adozione di strategie d’investimento sostenibile e responsabile

  1. Il campione include le 83 Fondazioni di origine bancaria associate ad Acri (di seguito “Fondazioni”) che gestiscono complessivamente un attivo patrimoniale di oltre €44 miliardi. Le 32 Fondazioni che hanno risposto al questionario rappresentano l’80% del totale attivo (circa €35 miliardi).
  2. Metà delle Fondazioni rispondenti (14) effettua investimenti sostenibili; tra queste, le prime 10 per dimensione gestiscono complessivamente €27 miliardi, pari al 61% del totale attivo rappresentato dall’intero campione. La scelta di adottare strategie d’investimento sostenibile e responsabile (SRI) è motivata principalmente dalla volontà di: gestire più efficacemente i rischi finanziari, ottenere rendimenti migliori, mitigare il rischio reputazionale e allinearsi all’evoluzione del contesto normativo di riferimento (soprattutto in ambito UE). Queste risposte segnalano che le Fondazioni individuano un vantaggio competitivo negli investimenti sostenibili.
  3. Tra le rispondenti che non applicano strategie di investimento sostenibile, 10 dichiarano di aver avviato valutazioni in merito: si tratta principalmente di Fondazioni medio-grandi, con un patrimonio in gestione equivalente al 15% del totale attivo. In 7 casi il processo potrebbe concludersi entro la fine del 2020.

Impact investing e investimenti correlati alla missione


– Le strategie SRI maggiormente diffuse tra le Fondazioni sono: impact investing (con progetti concentrati
prevalentemente nel settore dell’housing sociale), esclusioni, investimenti tematici, best in class e
adesione a convenzioni internazionali.
– 14 Fondazioni attive in ambito SRI effettuano investimenti correlati alla missione (Mission Related
Investment): anche in questo casi il settore più interessato è l’housing sociale.

Le prospettive di crescita

Dall’indagine emergono tre ambiti nei quali le Fondazioni potrebbero essere incoraggiate a incrementare l’impegno in termini SRI:

  • porzione di attivo patrimoniale gestito secondo strategie d’investimento sostenibile (ora prevalentemente compresa tra lo 0 e il 25%);
  • ricorso all’engagement – vale a dire al dialogo con le imprese investite e all’esercizio del diritto di voto con lo scopo di promuovere pratiche aziendali più sostenibili – che potrebbe essere incoraggiato attraverso iniziative di informazione e formazione sul tema;
  • divulgazione di informazioni sugli investimenti sostenibili (9 su 14 Fondazioni che adottano investimenti sostenibili comunicano solo dati di carattere generale sul tema).

Francesco Bicciato, Segretario Generale del Forum ha aperto il convegno: “Le Fondazioni di origine bancaria sono attori fondamentali per la crescita sostenibile dei territori e sono una componente importante della "comunità
SRI". L'integrazione dei criteri di sostenibilità nell'attività di gestione patrimoniale – una tendenza importante e in
crescita – testimonia che gli approcci della finanza sostenibile possono rappresentare uno strumento utile per
rafforzare il ruolo naturale delle Fondazioni di promozione di sviluppo economico e sociale del nostro Paese,
anche e soprattutto in questa fase interessata dagli effetti della pandemia”.

Giorgio Righetti, direttore generale Acri ha osservato: “L’indagine condotta dal Forum per la Finanza Sostenibile fornisce preziose informazioni per comprendere lo stato dell’arte della finanza sostenibile nelle Fondazioni di origine bancaria e consente di cogliere spazi di ulteriore rafforzamento di queste politiche di investimento che sono naturalmente radicate nel loro DNA”.


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