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Esigibilità dei diritti: il ruolo del progetto individuale

"Dalla gentile concessione all’esigibilità dei diritti. Il progetto individuale di vita ex art.14 Legge 328": è questo il titolo del convegno organizzato da Anffas Nazionale per il 2 dicembre 2020, in modalità online.

di Redazione

"Dalla gentile concessione all’esigibilità dei diritti. Il progetto individuale di vita ex art.14 Legge 328": è questo il titolo del convegno organizzato da Anffas Nazionale per il 2 dicembre 2020, dalle 9 alle 13, in modalità online.

Il convegno si inserisce nell’ambito delle celebrazioni per la Giornata Internazionale delle persone con disabilità del 3 dicembre, che quest’anno avrà come tema specifico “Ricostruire meglio: verso un mondo post Covid -19 inclusivo della disabilità, accessibile e sostenibile”. Negli stessi giorni (il 30 novembre e l’1 e il 3 dicembre) si svolgerà la 13° sessione della Conferenza degli Stati parti della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità.

Come fare, in questo momento storico, a garantire il pieno diritto delle persone con disabilità? Come verificare e monitorare che vengano effettivamente realizzati i progetti individuali? A che punto siamo? Quali sono gli aspetti su cui porre più attenzione? Una famiglia che richiede un progetto di vita in questo momento come si deve comportare? Quali aspetti deve conoscere? Il convegno affronterà queste domande specifiche, grazie al contributo di relatori esperti: Chiara Canali, psicologa e psicoterapeuta, formatrice di Anffas Nazionale e Case Manager di Anffas Massa Carrara; Gianfranco de Robertis, consulente legale Anffas Nazionale; Alessia Maria Gatto, consulente legale Anffas Nazionale; Roberta Speziale, psicologa, formatrice e consulente di Anffas Nazionale.

La legge n. 328/00 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” che da poco ha compiuto vent’anni, prevede che, affinché si ottenga in pieno l’integrazione scolastica, lavorativa, sociale e familiare della persona con disabilità, si predisponga un progetto individuale per ogni singola “persona con disabilità fisica, psichica e/o sensoriale, stabilizzata o progressiva (art. 3 L. 104/92)”, attraverso il quale creare percorsi personalizzati in cui i vari interventi siano coordinati in maniera mirata, massimizzando così i benefici effetti degli stessi e riuscendo, diversamente da interventi settoriali e tra loro disgiunti, a rispondere in maniera complessiva ai bisogni ed alle aspirazioni del beneficiario.

L’importanza e la centralità della redazione del progetto individuale è stata ampiamente ribadita sia dal primo che dal secondo Programma Biennale d’azione sulla disabilità, che vi ancora lo stesso percorso di certificazione ed accertamento delle disabilità e che lo identifica quale strumento per l’esercizio del diritto alla vita indipendente ed all’inclusione nella comunità per tutte le persone con disabilità (previsto, in modo particolare, dall’art. 19 della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità).

Il Covid-19 ha evidenziato un sistema che stenta a funzionare e che spesso non è in grado di prendersi cura e carico dei cittadini con disabilità e dei loro familiari, un sistema ancorato a vecchi paradigmi e sistemi di protezione che non rispecchiano quanto indicato dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, che è legge in Italia da più di dieci anni.

Per le iscrizioni, compilare il format dedicato cliccando qui.

Foto Unsplash