Attivismo civico & Terzo settore

Sono tre i territori candidati al Progetto Appennino

Comune di San Romano in Garfagnana, Dynamo Social Valley e Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno sono le realtà capofila per l'edizione 2021 dell'iniziativa della Fondazione Garrone per il rilancio dell'area appenninica, attraverso il sostegno alla nascita di nuove giovani imprese, la valorizzazione del tessuto imprenditoriale esistente e la creazione di reti

di Redazione

Chi ospiterà l’edizione 2021 del Progetto Appennino, promosso da Fondazione Edoardo Garrone? I capofila dei tre territori candidati sono il Comune di San Romano in Garfagnana (LU), Dynamo Social Valley (PT) e Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno.
Nel presentare la propria manifestazione di interesse i tre partenariati, rappresentativi di diverse aree appenniniche, hanno dichiarato la volontà di accogliere sul proprio territorio l’originale modello di rilancio e valorizzazione proposto da Fondazione Edoardo Garrone e basato sulla nascita di nuove imprese ma anche sul consolidamento e l’innovazione di quelle esistenti, attraverso percorsi di accelerazione e laboratori di rete, con il coinvolgimento di tutte le dimensioni della comunità e per la creazione di progetti realmente condivisi e inclusivi.

L’iter di valutazione e selezione delle candidature, anche attraverso una fase dialogica di approfondimento dei progetti, che porterà entro fine marzo all’individuazione del territorio su cui realizzare le tre iniziative complementari che compongono il “Progetto Appennino”: il Campus ReStartApp (destinato a 15 giovani aspiranti imprenditori under 40 in possesso di idee di impresa o startup nelle filiere tipiche dell’economia montana), un percorso di accelerazione per imprese locali e i laboratori di creazione di reti di imprese locali, prende il via oggi.

«Con il Progetto Appennino cresce il nostro impegno per le aree interne del nostro Paese: a partire dalla formula collaudata dei campus ReStartApp e ReStartAlp dedicati ai giovani aspiranti imprenditori della montagna, abbiamo ampliato le nostre modalità di intervento per fornire strumenti sempre più efficaci e funzionali alle specifiche strategie di sviluppo locale, puntando non solo sulle nuove imprese, ma anche sulla valorizzazione del tessuto imprenditoriale esistente e sulla messa in rete di competenze, risorse, opportunità», spiega Alessandro Garrone, presidente di Fondazione Edoardo Garrone. «Il trasferimento di competenze, l’attivazione di energie e di sinergie, lo scambio di buone pratiche e l’impatto sociale, sono la cifra distintiva del nostro approccio, come conferma anche il meccanismo di call per i territori che abbiamo sperimentato per la prima volta quest’anno e che ci ha messo in contatto con partenariati molto diversi tra loro ma tutti altrettanto coerenti con i nostri obiettivi. Chiave di volta di tutto il Progetto Appennino è l’attivazione di relazioni profonde e continuative tra le imprese e i loro territori, grazie allo sviluppo di modelli economici inclusivi, capaci di progettare e generare ricadute positive sulle dimensioni ambientali, sociali e culturali, in una prospettiva di sviluppo sostenibile».

I candidati

Rafforzare la filiera del turismo e dell’accoglienza dell’alta Valle del Serchio, puntando sulle eccellenze storiche e ambientali del territorio e creando opportunità per i suoi abitanti, è l’obiettivo della rete di amministrazioni pubbliche guidate dal Comune di San Romano in Garfagnana e unite dalla partecipazione alla Strategia Nazionale per le Aree Interne nell’Area Pilota Garfagnana – Lunigiana: Comune di Sillano – Giuncugnano, Villa Collemandina, Pieve Fosciana, Castiglione di Garfagnana, Minucciano, Ente Parco Appennino Tosco-Emiliano.
«La Garfagnana appenninica è un territorio omogeneo. Il nostro crinale ha sempre rappresentato un punto d’incontro, uno spazio di condivisione tra la nostra comunità e quelle vicine. Oggi siamo consapevoli di poter valorizzare la ricchezza innovativa dello scambio, che vediamo rappresentata nelle cooperative di comunità, nelle idee dei giovani che qua sono nati e vivono da sempre e di quelli che oggi ritornano portando competenze e capacità di ridisegnare economie locali partendo dalle peculiarità, agricoltura e allevamento di qualità, gestione del bosco e del patrimonio culturale e naturale. Le nostre amministrazioni lavorano per accompagnare e dar forza a queste potenzialità. Per farle fluire. Come l’acqua delle sorgenti che scaturiscono dal territorio – spiega Raffaella Mariani, sindaco del Comune di San Romano in Garfagnana. «Giovani, territorio, appartenenza e coesione: si deve partire da questo immenso capitale per invertire una tendenza che ha visto le terre dell'Appennino impoverirsi e perdere riferimenti. La forza delle idee e dei valori unite alla tenacia, alla coscienza della ricchezza e qualità dell'ambiente, del rispetto e della conoscenza delle risorse naturali, ci aiuteranno a costruire il futuro prossimo delle nostre terre».

Nel cuore della montagna pistoiese, Dynamo Social Valley si caratterizza invece per l’approccio sociale allo sviluppo del territorio, sulla base dell’esperienza di Dynamo Camp e Oasi Dynamo: un ampio programma di attività e progetti, nato dalla spinta di un gruppo numeroso di attori sociali, cittadini e imprese, in collaborazione con gli enti locali, si pone l’obiettivo di rilanciare e rafforzare le principali attività economiche locali – dal turismo all’agricoltura, dai servizi alla persona alla gestione delle risorse ambientali – valorizzandone la dimensione sociale.
«Dynamo Social Valley, attraverso il “Progetto Appennino”, intende intercettare l’opportunità di portare nella Montagna Pistoiese risorse e competenze per far sì che i progetti di sviluppo locale ricevano una spinta verso il rilancio della stessa tramite la professionalità ed i programmi di formazione messi a disposizione da Fondazione Garrone» dichiara Maria Serena Porcari, presidente Dynamo Academy.

La Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, fondazione privata di origine bancaria, con forte radicamento territoriale e strategia pluriennale a favore di un’area che si estende dall’Adriatico alla fascia montana del Gran Sasso e dei Monti Sibillini, comprendendo anche comuni del cratere sismico, mette al centro del suo modello di sviluppo locale una comunità fertile e sensibilizzata, il dialogo costruttivo con pubblico e Terzo settore e la volontà di rendere il territorio attrattivo per i giovani, grazie a formazione d’eccellenza e imprenditorialità. Per la candidatura al Progetto Appennino, sono partner di Fondazione Carisap Associazione Bottega Terzo Settore, Ashoka Italia e Fondazione Ottavio Sgariglia Dalmonte.
«Il 72% dell’area di riferimento della Fondazione Carisap è classificabile come “montana”. Una superficie ampia, ricca di storia e di cultura. Abitata da una comunità operosa, forgiata dalle difficoltà, duramente provata dal sisma ma pronta a ripartire con il Progetto Appenino», commenta Angelo Davide Galeati presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno. «Per sviluppare soluzioni innovative, per mettere a reddito il capitale naturale, imprenditoriale ed umano di cui è ricca la nostra terra. Una nuova visione di intervento che pone al centro la persona, la comunità tutta, nella sua propensione all'intraprendere, nel cercare di migliorarsi e migliorare il proprio benessere, perché la marginalità possa diventare un'occasione di ripartenza, anzi di "nuova partenza" e di "nuova vitalità"».

Nella foto in apertura il rifugio Zilioli ricostruito – Monte Vettore, Ascoli Piceno


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