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Ambiente

Change Game: il videogioco italiano per combattere il cambiamento climatico

29 Marzo Mar 2021 1456 29 marzo 2021
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Progettato e sviluppato in Italia, il videogame porta il giocatore a confrontarsi con la complessità del cambiamento climatico affrontando il modo in cui ecosistemi sociali e naturali interagiscono

Complessità è davvero la parola-chiave del nostro tempo. Una parola che, hanno recentemente ricordato Mauro Ceruti e Francesco Bellusci, dobbiamo imparare ad abitare. Ma che cosa significa abitare la complessità?

Quando le parti di un tutto non sono separabili e, quando c'è un tessuto interdipendente, interattivo e interretroattivo fra quelle parti e quel tutto possiamo parlare di complessità. Di conseguenza, abitare la complessità significa imparare a leggere i nessi, intuendo le coimplicazioni. Far parte di un tutto: come parte, senza pretesa di essere tutto.

Change Game

Schermata di gioco

Non stupisce, allora, che per approcciarsi alla complessità, che trova oggi il suo terreno di coltura e sviluppo soprattutto nelle sfide ambientali, si sia pensato a un videogioco. Italiano, etico, ad alto impatto educativo.

Abitare la complessità

Se il gioco è sempre una adattamento a un mondo possibile, Change Game punta a disegnare scenari esperienziali dentro i quali ognuno può rendersi conto delle conseguenze delle proprie scelte. Basato su scenari in cui i dati sono rigorosamente calibrati sulle ultime risultanze scientifiche, i giocatori di Change Game si trovano proiettati in uno dei tanti mondi possibili che prendono forma dalle nostre scelte.

Change Game

Schermata di gioco

Ogni azione ha infatti delle conseguenze in termini di rischio e di opportunità sia se guardiamo il singolo, sia se guardiamo il tutto: il sistema-mondo dominato dall'emergenza climatica.

Game Thinking

Sviluppato in Italia, basato su tecniche di gamification positiva, Change Game è uno strumento innovativo che si rivolge agli studenti dai 12 anni in poi. Punta a suscitare dibattiti e riflessioni, sia individuali che di gruppo.

A realizzarlo è stata una società specializzata Melazeta, digital house modenese che ha lavorato su un progetto coordinato e supervisionato dalla Fondazione CMCC (Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici).

I principi del Game Thinking di Amy Jo Kim

A sua volta la fondazione ha interagito con EIT Climate-KIC, con i musei della scienza e con altre organizzazioni educative, rendendolo disponibile gratuitamente sugli store Google Play e Apple App Store, ma anche su Game to Human, la piattaforma creata da Associazione Italiana Interactive Digital Entertainment (IIDEA).

l focus degli obiettivi è basato su azioni virtuose di adattamento da perseguire per ridurre i livelli di CO2 entro un certo limite di tempo, per non incorrere in catastrofi naturali: se l’obiettivo “green” viene raggiunto o se la temperatura del pianeta aumenta di +4°C, infatti, la partita termina mostrando in tempo reale le migliori città risultanti dalle scelte di gioco.

Dato importante: per le fasi di progettazione e prototipazione del gioco sono stati seguiti i principi del Game Thinking, un metodo per creare un coinvolgimento duraturo dei giocatori. Giocatori che sono spinti a maturare una profonda conoscenza della complessità, passando successivamente all'atto secondo la logica from content to actions elaborata dalla neuroscienziata e game designer Amy Jo Kim. Giocando si impara, ma è imparando che si diventa attivisti climatici.

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