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Il Corpo europeo di solidarietà diventa più inclusivo

L’Europarlamento ha approvato il programma 2021-2027 che rispetto alle precedenti versioni prevede alcuni miglioramenti. I progetti saranno incentrati su apprendimento, abilità e competenze nell’ottica di contribuire a un cambiamento positivo nelle comunità locali. Favorita la partecipazione delle persone con meno opportunità. Tra i Paesi extra Ue che partecipano non c'è la Gran Bretagna

di Redazione

Ieri, martedì 18 maggio, il Parlamento europeo ha adottato in via definitiva il programma del Corpo europeo di solidarietà, che sostiene le attività di volontariato per i giovani nell’Unione europea e oltre. Rispetto alle versioni precedenti del programma, il Corpo europeo di solidarietà 2021-2027 (del valore di più di 1 miliardo di euro) presenta miglioramenti nella polizza assicurativa e nelle garanzie sulla salute e la sicurezza, oltre a maggiori requisiti per gli organizzatori delle attività, così da garantire un'esperienza di apprendimento significativa per i partecipanti.
Inoltre, il nuovo Corpo europeo di solidarietà sarà più inclusivo del precedente: la Commissione e i Paesi Ue dovranno presentare delle proposte per aumentare la partecipazione dei giovani che sono stati esposti a svantaggi strutturali rispetto ai loro coetanei e che non hanno potuto prendere parte al programma in passato. A tale fine, un cambiamento significativo è rappresentato dalla possibilità per i giovani con minori opportunità, di fare volontariato nel loro Paese.

«Il volontariato è una vera forma di solidarietà ed è al centro dei nostri valori europei» ha affermato la relatrice Michaela Šojdrova (PPE, CZ). «Il nostro nuovo programma è più mirato e offre molto di più ai giovani in Europa. Il volontariato è una parte vitale della nostra democrazia moderna. Saremo in grado di superare questa crisi insieme se aumentiamo il nostro impegno civico».

Il nuovo programma prevede che i progetti che riceveranno i fondi Ue per ospitare i volontari saranno sottoposti a un processo di autorizzazione più rigoroso, per dimostrare la qualità delle attività di volontariato incentrate sull'apprendimento, le abilità e l'acquisizione di competenze. I progetti dovranno anche rispettare i regolamenti sulla salute e la sicurezza sul lavoro e il principio del "non nuocere", in linea con il Green deal europeo. Inoltre, saranno incoraggiati progetti che contribuiscono agli obiettivi climatici dell'Ue, come la scelta di trasporti neutri sotto il profilo climatico all’interno di un progetto.

Durante i negoziati con il Consiglio, i deputati hanno insistito sul fatto che i programmi finanziati contribuire a un cambiamento sociale positivo nelle comunità locali. Una procedura di autorizzazione specifica è stata dunque introdotta per i volontari che lavorano con bambini e persone con disabilità.
A causa delle sfide specifiche e della necessità di esperti qualificati all'interno del filone di aiuto umanitario del programma (che costituisce il 6% del programma), il limite di età per i partecipanti sarà di 35 anni. Non ci sarà alcun limite di età per gli esperti volontari e i coach.
Al fine di garantire una transizione senza problemi dal precedente periodo di programmazione, le disposizioni di retroattività del regolamento assicurano che il nuovo Corpo europeo di solidarietà sia applicato dal 1° gennaio 2021.

Quello per il 2021-2027 sarà per la prima volta un programma di volontariato a sé stante con un proprio bilancio (le attività coperte dal programma erano precedentemente coperte dalla sezione "Gioventù" di Erasmus+ e dal programma "Volontari dell'aiuto dell'UE").

Chiunque abbia un'età compresa tra i 18 e i 30 anni può fare domanda di volontariato per un periodo compreso tra due e dodici mesi in qualsiasi Paese Ue o anche in Islanda, Macedonia del Nord, Turchia e Liechtenstein. I progetti dei partner partecipanti possono anche ospitare volontari da tutti i paesi vicini all’UE (maggiori informazioni qui). Il Regno Unito ha deciso di non partecipare a nessun programma di scambio finanziato dall'Ue, incluso il Corpo di solidarietà.

I volontari non vengono pagati per il lavoro che svolgono. Tuttavia, ricevono un importo per le spese di viaggio relative al progetto, l’alloggio, i pasti, l’assicurazione medica e una piccola somma per le spese quotidiane.


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