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Emergenza minori: la pandemia ha fatto crescere la richiesta di aiuto

Telefono Azzurro compie trent'anni. Un importante contributo alla difesa dei più piccoli, mentre crescono (+40,6%) i casi gestiti dal Centro di Ascolto e Consulenza al 1.96.96. La maggior crescita dei casi di richiesta di aiuto - spiegano dall'Associazione - ha riguardato i tentativi di suicidio (+121%) e gli atti autolesivi (+84%).

di Redazione

Linee di ascolto attive 24 ore su 24, nuovi progetti scuola-educazione, percorsi formativi online e pubblicazioni del Centro Studi con consigli pratici su come gestire l’emergenza. Nata l’8 giugno 1987 per iniziativa del Professore Ernesto Caffo, anche durante il periodo di emergenza sanitaria Telefono Azzurro non ha mai smesso di fornire sostegno e aiuto psicologico supportando costantemente bambini, adolescenti, famiglie e insegnanti.

L’obiettivo dell’associazione è quello di dare voce alle richieste di aiuto di bambini e adolescenti tramite il Servizio di Ascolto 1.96.96, il Servizio 114 Emergenza Infanzia e il numero unico europeo 116000 Bambini Scomparsi. Durante l’anno 2020, il Centro di Ascolto e Consulenza 1.96.96 ha gestito 3.610 casi (+40,6% rispetto all’anno precedente, in cui sono stati gestiti 2.567 casi) di cui ben 2.538 relativi alla Salute Mentale (+36% rispetto al 2019): in particolare la maggiore crescita dei casi di richiesta di aiuto ha riguardato i tentativi di suicidio (+121%), gli atti autolesivi (+84%) e l’ideazione suicidaria (+68%).
“Da oltre 30 anni rappresentiamo un punto di riferimento per bambini e adolescenti in situazioni di difficoltà sostenendo, ogni giorno 365 giorni l’anno, le loro potenzialità di crescita e di tutela da abusi e violenze, che possono pregiudicare il loro benessere” ha dichiarato il Prof. Ernesto Caffo Presidente di Telefono Azzurro. “Non ci limitiamo, però, all’ascolto e all’intervento, nell'emergenza così come nella quotidianità, ma lavoriamo per promuovere una vera e propria cultura dei diritti dei minori, attraverso studi e collaborazione innovative con istituzioni, organizzazioni e aziende in Italia e nel mondo. Riteniamo infatti necessario pensare in ottica futura ai ragazzi, dando loro gli strumenti necessari per diventare veri protagonisti responsabili dei cambiamenti che li attenderanno”.

Numerosi sono poi i progetti scuola-educazione, come Digital Coach e Rete Sicura, dedicati da Telefono Azzurro a docenti e studenti, attraverso i quali l’associazione propone attività formative e di prevenzione su numerose tematiche, tra cui il bullismo, l’utilizzo sicuro di internet, la multiculturalità e i diritti dell’infanzia. Inoltre, con Cittadinanza Digitale, attivo nelle scuole di ogni ordine e grado, e attraverso la nuova piattaforma formativa Azzurro Academy, i docenti hanno potuto seguire un percorso interattivo su tematiche come la comunicazione e il linguaggio online, la privacy e la digital reputation, il gaming e più in generale il benessere nella rete.

Tra i molti progetti curati durante l’anno il progetto “Bambini e Carcere”, rivolto a tutelare i bambini di cui uno o entrambi i genitori sono detenuti, ha permesso di gestire una situazione complessa e delicata a supporto della genitorialità, realizzando e gestendo all’interno degli istituti penitenziari nidi e ludoteche a misura di bambino.

Per Telefono Azzurro la ricerca e lo studio sono la base di ogni riflessione e di ogni progetto, ma è anche grazie alle donazioni 5X1000 che potrà sviluppare piani sempre più efficaci e concreti in difesa dei diritti dei bambini, perché ognuno di loro possa crescere in un ambiente sano e realmente rispettoso dei suoi bisogni.