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“Affitto, bollette e cibo”, così cambia il crowdfunding

Nell’ottobre 2020 GoFundMe ha aperto questa categoria che oggi ospita la campagna più finanziata del portale: “America's Food Fund” promossa da Leonardo DiCaprio che finora ha raccolto 45 milioni di dollari. Ecco come le piattaforme oggi giocano un ruolo inedito di portavoce dei bisogni dei propri utenti nei confronti del servizio pubblico

di Ivana Pais

Le piattaforme di crowdfunding sono lo specchio dei bisogni e dei desideri delle persone che cercano finanziamenti per i propri progetti. Per anni, sono stati una vetrina per l’innovazione tecnologica, economica e sociale.

Dall’inizio della pandemia sono aumentati i progetti emergenziali: nei primi mesi, si trattava prevalentemente di finanziamenti per gli ospedali, poi progetti di sostegno a imprese in crisi — che ancora oggi rappresentano il 60% delle campagne Covid — per arrivare all’aiuto diretto a persone in difficoltà.

Nell’ottobre 2020, GoFundMe ha aperto una sezione “Affitto, cibo, bollette”, dopo aver riscontrato che le campagne relative a queste spese di base avevano superato i 100 milioni di dollari dall’inizio dell’anno, con un aumento del 150% rispetto al 2019. A febbraio, Tim Cadogan, l’amministratore delegato di GoFundMe ha scritto una lettera aperta al Congresso nella quale dichiara che, a pochi mesi dalla sua apertura, la sezione “Affitto, cibo, bollette” raccoglie il 13% delle campagne veicolate dalla piattaforma.

Ricade in questa categoria anche la campagna più finanziata su GoFundMe. Si tratta di “America's Food Fund” promossa da Leonardo DiCaprio, Laurene Powell Jobs, con Apple e Ford Foundation, aperta nell’aprile 2020, che finora ha raccolto più di 45 milioni di dollari da più di 37mila donatori, per sostenere l’operato di cinque associazioni (World Central Kitchen, Feeding America, Save the Children U.S., No Kid Hungry e Urban School Food Alliance) impegnate nella distribuzione del cibo.

Nella descrizione i promotori dichiarano che la campagna integra e non sostituisce i fondi pubblici e, in un aggiornamento del gennaio 2021, accolgono con favore l’impegno di Biden a investire nel rafforzamento dei programmi alimentari. Nella sua lettera aperta, Cadogan manifesta ancora più chiaramente questa posizione, sollecitando l’intervento pubblico: «Siamo orgogliosi del ruolo che GoFundMe svolge nel collegare coloro che hanno bisogno con coloro che sono pronti ad aiutare. Ma la nostra piattaforma non è mai stata pensata per essere una fonte di supporto per i bisogni di base e non potrà mai essere un sostituto di un solido soccorso federale che sia generoso e mirato ad aiutare i milioni di americani che stanno lottando contro la povertà».

Il messaggio è chiaro. La novità è che piattaforme spesso rappresentate come forme alternative di scambio stiano ora giocando un ruolo inedito di portavoce dei bisogni dei propri utenti nei confronti del servizio pubblico, mettendo in luce la dimensione di complementarietà tra reciprocità e redistribuzione.


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