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Economia & Impresa sociale 

Assistenti sociali: istituito il ruolo sociosanitario nel SSN

Approvato un emendamento al decreto Sostegni bis a firma di Elena Carnevali. «L’emendamento riconosce finalmente il giusto inquadramento normativo ad assistenti sociali, sociologi ed operatori sociosanitari dipendenti del SSN. L’integrazione sociosanitaria è conditio sine qua non per realizzare concretamente anche in Italia il concetto di salute definito dall’OMS»

di Redazione

La commissione Bilancio della Camera, in sede di conversione del decreto Sostegni bis, nei giorni scorsi ha approvato all’unanimità l’emendamento, a prima firma Elena Carnevali, capogruppo Pd in commissione Affari sociali di Montecitorio, che istituisce il ruolo del personale sociosanitario nello stato giuridico del personale del Servizio Sanitario Nazionale, in attuazione della legge 3/18 e del dlgs 502/92 che avevano istituito l’area delle professioni sociosanitarie. Ora, con la fiducia votata oggi dalla Camera, il decreto Sostegni bis fa un ulteriore passo in vista della conversione in legge che deve arrivare entro il 24 luglio.

«L’emendamento riconosce finalmente il giusto inquadramento normativo ad assistenti sociali, sociologi ed operatori sociosanitari dipendenti del SSN istituendo, così, il ruolo sociosanitario ed affrancandoli dalla vetusta e inidonea collocazione nel ruolo tecnico, in cui erano confinati dal lontano 1979», dice Elena Carnevali. «Si tratta di professionisti ed operatori indispensabili per attuare l’integrazione sociosanitaria, conditio sine qua non per realizzare concretamente così anche in Italia il concetto di salute, come definito dall’OMS e che è l’architrave della riforma sanitaria; professionisti ed operatori che la legge 3/18 aveva già collocato nell’area delle professioni sociosanitarie prevista dal dlgs 502/92 ma sinora mai messa in essere». Il ruolo sociosanitario va quindi ora ad aggiungersi ai precedenti ruoli previsti per il personale del SSN: sanitario, tecnico, professionale, amministrativo e della ricerca.

Caduto l’ultimo ostacolo normativo, l’istituzione del ruolo, si può ora aprire un tavolo negoziale per il rinnovo del contratto nazionale del comparto sanità, che potrà «utilizzare tutto il potenziale innovativo di questo nuovo riconosciuto inquadramento sociosanitario, per valorizzare adeguatamente le competenze di questi professionisti ed operatori finalizzate alla più efficace ed efficiente erogazione di prestazioni per attuare il diritto alla salute nei distretti, negli ospedali sino al domicilio della persona. È evidente che questa norma, seppur riferita ai dipendenti della sanità pubblica, non potrà che avere effetti e ricadute positivi nella sanità privata, nel Terzo settore e in tutti i comparti pubblici e privati ove assistenti sociali, sociologi ed operatori sociosanitari operano».

Photo by Lina Trochez on Unsplash


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