Welfare

Sarà a Genova a novembre la VI Conferenza nazionale sulle droghe

L'annuncio della ministra per le Politiche giovanili Fabiana Dadone: «L'avevo promesso subito a ridosso della mia nomina e l'ho fatto». La due giorni nel capoluogo ligure (dal 27 al 28 novembre) arriva a oltre 12 anni dall'ultima volta: nel 2009 a Trieste

di Redazione

La VI Conferenza Nazionale sui problemi connessi con la diffusione delle sostanze stupefacenti e psicotrope si terrà a Genova dal 27 al 28 novembre prossimo. Ad annunciarlo la ministra per le Politiche giovanili Fabiana Dadone, che ha le deleghe in materia di politiche antidroga. Nell’esprimere la sua soddisfazione per questo importante appuntamento atteso da oltre 12 anni, l'ultima Conferenza si è tenuta a Trieste nel 2009, la ministra Dadone ha dichiarato: «L'avevo promesso subito a ridosso della mia nomina e l'ho fatto».

«La Conferenza sulla diffusione e dipendenza da sostanze stupefacenti si terrà a Genova dal 27 al 28 novembre» prosegue Dadone. «I problemi reali in questo Paese tendono ad essere accantonati e troppi incompetenti hanno preferito facili slogan allo sforzo di trovare soluzioni a sfide rilevanti per la quotidianità degli italiani. Da alcuni mesi abbiamo raccolto elementi grazie a fitti incontri con i rappresentanti delle Istituzioni, della società civile e del privato sociale».

«Negli anni ci siamo abituati a facile propaganda su temi delicati a scapito dei numerosi appelli e sollecitazioni pervenute dai cittadini italiani e dal Parlamento, è doveroso accogliere il dialogo, il confronto, la statistica e la scienza. È in questo spirito che auspico il confronto sull'annoso problema delle dipendenze, della criminalità, e delle sofferenze quotidiane che molti sono costretti a vivere in Italia» conclude.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.