Politica & Istituzioni

La rotta a difesa della vita tracciata da una nave

Si è aperto con il messaggio di Papa Francesco e del cardinal Bassetti il 41° convegno annuale del Movimento per la Vita italiano che quest’anno ha scelto di ritrovarsi in presenza con i volontari sotto l’evocativo titolo “Usciamo a rivedere le stelle"

di Antonietta Nembri

DA SPALATO

Il 41° Convegno nazionale del Movimento per la Vita Italiano si sta celebrando in una modalità originale: in navigazione sulla rotta Venezia – Spalato – Venezia. I quasi 400 partecipanti (volontari e amici del Mpvi), infatti, stanno vivendo questa particolare modalità per tornare a vedersi in presenza dopo i mesi della pandemia e rilanciare il proprio impegno a favore della vita che non si è mai interrotto e che nel 2020 ha visto la chat di SosVita crescere del 300%. I numeri presentati all’incontro inaugurale segnalavano anche nel difficile anno pandemico ben 5.433 bambini nati e 7.914 gestanti assistite su un totale di 10mila donne che hanno ricevuto assistenza dalla galassia del MpvI dai Cav alla Case di accoglienza, al Progetto Gemma.

La presidente nazionale, Marina Casini, appena confermata alla guida nazionale del MpvI per il prossimo triennio, ha aperto l’incontro inaugurale leggendo il messaggio arrivato da papa Francesco che ha espresso il suo “sincero apprezzamento per l’opera di promozione e difesa della vita, primario e inestimabile dono di Dio, in particolare per l’impegno concreto volto alla salvaguardia e al rispetto di ogni persona umana”. Da parte del papa anche l’auspicio che “si rafforzi il proposito di lavorare insieme per superare la cultura dello scarto”. Apprezzamento anche nelle parole del cardinal Bassetti, presidente della Cei, per la missione dei volontari del MpvI che “è stata ed è di straordinaria importanza e continuerà ad esserlo se saprete custodire e sviluppare il carisma che ha dato origine al vostro Movimento: la contemplazione della dignità umana nel più piccolo, nel più povero, nel più inerme dei nostri fratelli, -il bambino concepito- sapendo che lo sguardo contemplativo su di lui purifica e rinforza ogni istanza di rinnovamento morale e civile della società”. Il Cardinale, ha ricordato Carlo Casini, “colonna portante del Movimento Per la Vita di cui vi prego di tenere viva la memoria; anzi, di tenerlo vivo così come egli è nella Comunione dei Santi” e, ricordando una sua meditazione, accosta l’identità dei movimenti, centri di aiuto alla vita, case di accoglienza, Sos Vita, Progetto Gemma a quella di una “stella che direziona lo sguardo della società su coloro che contano meno di tutti”, uno sguardo che si fa “scommessa sul coraggio tutto femminile di accogliere il figlio, nella libertà delle pressioni e dai condizionamenti che spingerebbero sulla buia strada dello scarto” afferma Bassetti, citando l’iniziativa, “Cuore a Cuore”.


Un location originale e un titolo evocativo “Usciamo a rivedere le stelle”, dunque per questo convegno che è anche una sfida lanciata verso il futuro come ha ricordato Giuseppe Anzani, editorialista del periodico del Movimento per la Vita che nel suo intervento ha voluto tracciare un percorso, «tutti noi qui abbiamo fatto un piccolo viaggio, veniamo da una pandemia causata da un qualcosa di infinitesimalmente piccolo», ma soprattutto una riflessione sulla vita e il dolore, la morte e la speranza. «Un bisogno di stelle. Forse la peste finirà da sé. Forse cesseranno anche le guerre, verrà la pace. Forse i morti di fame, gli sfruttati, i migranti respinti, gli schivi, i poveri, gli scarti del mondo riceveranno un po’ di amore e avranno vita anziché morte. Forse non si uccideranno più i figli nel grembo, e vincerà l’aiuto. Utopia?» si è chiesto Anzani «Se scrollate la testa siete un poco morti. È vero che l’attesa sta nel tempo dell’incertezza, ma c’è un attendere certo che si chiama speranza», ha continuato rifacendosi alla virtù bambina di Peguy.

Ha poi preso la parola la presidente Marina Casini che ha offerto un’interpretazione del titolo «al di là di Dante», e che ha letto nell’usciamo sia un riferimento all’uscita dal nero periodo della pandemia sia una sintonia con la Chiesa in uscita di Francesco perché «il tema della vita ci porta a incontrare tutti. Noi siamo un nucleo indissolubile aperto agli altri», ha aggiunto sottolineando la volontà di apertura che sta nelle origini stesse del Movimento per la Vita: uno sguardo contemplativo che si concretizza nella società e che nasce da una passione perché «guardare al concepito vuol dire guardare a tutto l’essere umano». Ed è un compito «far guardare tutta la società e portarla a dire “sì è uno di noi”. E questo ci dà un’energia in più per essere accanto a ogni prossimità vincendo la cultura dello scarto». Ha poi richiamato il fatto che senza questo sguardo totalizzante sull’accoglienza della vita a 360 gradi indebolisce «ogni discorso di solidarietà e accoglienza».

Nel chiudere il suo intervento la presidente Casini ha poi richiamato il tema al centro della formazione dei volontari: la comunicazione. «Dobbiamo imparare a comunicare la vita con uno stile propositivo e positivo». Incontri formativi, panel, approfondimenti sono stati poi al centro dei due giorni di lavori per i volontari che si concludono il 3 novembre con il ritorno a Venezia.

Immagini da ufficio stampa MpvI


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