Famiglia & Minori

La Disability Card sta per diventare reale

Ha completato l'iter il progetto per l'avvio di una carta unica che permetta l’accesso alle persone con disabilità a servizi gratuiti o a costo ridotto in materia di trasporti, cultura e tempo libero su tutto il territorio nazionale e in gli altri Paesi della Ue.

di Redazione

Una tessera unica, valida in 8 paesi dell’Unione Europea (al momento Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Malta, Slovenia, Romania e Italia), che permetta l’accesso alle persone con disabilità a una serie di servizi gratuiti o a costo ridotto in materia di trasporti, cultura e tempo libero sul territorio nazionale in regime di reciprocità con gli altri Paesi della Ue.

L’obiettivo è garantire la piena inclusione delle persone con disabilità nella vita sociale e culturale delle comunità. Si tratta di un percorso che ha origine dalla Strategia dell’Unione Europea 2010-2020 in materia di disabilità e che giunge finalmente in Italia al suo compimento, con il via libera del Garante della Privacy (Registro dei provvedimenti n. 368 del 14 ottobre 2021) annunciato oggi dalla ministra Erika Stefani. Un tempo lunghissimo, basti pensare che nel progetto si legge che «la distribuzione delle prima “Disability Card Italia” dovrebbe avvenire il 3 dicembre 2017, in concomitanza con le celebrazioni della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità».

In Italia e in altri Paesi dell’Unione esistono già varie agevolazioni tariffarie, di servizi, di supporto per l’accesso a musei o luoghi di cultura, per le offerte per il tempo libero, per il trasporto ma le condizioni di accesso e gli iter da seguire sono piuttosto frammentati e difformi. Tutto questo condiziona negativamente una agevole partecipazione dei Cittadini della UE in particolare quando viaggiano, per turismo, studio o lavoro, nell’Unione. Ecco quindi l’idea della Disability Card.

«La carta è infatti uno strumento volto a migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità, che consentirà loro l’accesso agevolato a beni, luoghi e servizi. Le persone con disabilità hanno bisogno di tante risposte e fin da subito mi sono impegnata a dare voce ai loro diritti, trovando concrete soluzioni quali: la priorità vaccinale, l’accesso alle zone a traffico limitato, nuove risorse per progetti di inclusione, la sosta gratuita negli stalli blu e ora anche la legge delega sulle disabilità per mettere al centro il progetto di vita personalizzato e partecipato», ha scritto la ministra Stefani.


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