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Decreto fiscale, ecco l’emendamento che salva lavoro e invalidità civile

Approvato l'emendamento che permette agli invalidi parziali che lavorano di ricevere l'assegno, alle condizioni di sempre. Via libera anche alle start up sociali innovative per l'inclusione lavorativa delle persone con disturbi dello spettro autistico sul modello di PizzAut

di Redazione

Come era stato annunciato a più riprese dal ministro Andrea Orlando e dalla ministra Erika Stefani, con la conversione in legge del decreto fiscale si è messa una toppa sulla vicenda dell’assegno di invalidità per le persone che svolgono un’attività lavorativa, seppur con un reddito modestissimo. Commissione Finanze del Senato, nella seduta di ieri notte, ha approvato un emendamento (il 12.0.16 (testo 2), identico in verità a emendamenti presentati da tutte le forze politiche, secondo cui ai fini dell'assegno ex art. 13 della legge 30/03/1971, n. 118 «il requisito della inattività lavorativa deve intendersi soddisfatto qualora l'invalido parziale svolga una attività lavorativa il cui reddito risulti inferiore al limite previsto dall'articolo 14 septies del decreto-legge 30 dicembre 1979, n. 663 convertito con modificazioni dalla L. 29 febbraio 1980, n. 33». Bocce ferme, si resta alla situazione precedente al messaggio n. 3495 dell’Inps: l’assegno di 287,09 euro al mese continueranno ad essere riconosciuti a chi ha una invalidità tra il 74 e il 99% anche qualora la persona svolga una attività lavorativa entro il limite reddituale di 4.931 euro annui. L'emendamento – dice il dossier – «reca una norma di interpretazione autentica avente, quindi, effetto retroattivo in materia di assegni assistenziali di invalidità civile».

Approvato sempre ieri in Commissione, come emendamento al dl fiscale, il riconoscimento di importanti sgravi fiscali e contributivi per tutte quelle imprese innovative che assumono, come dipendenti o collaboratori a qualsiasi titolo, lavoratori con disturbo dello spettro autistico, nella misura di due terzi del personale. L’emendamento – che porta la firma di tutti i gruppi parlamentari presenti in Senato «assorbe quasi completamente il disegno di legge che avevo costruito e presentato due anni fa, stando al fianco di realtà che tutti i giorni lavorano con personale autistico, come ad esempio PizzAut e Il Tortellante», dice con soddisfazione il senatore Eugenio Comencini.

Il decreto è già all'esame dell'Assemblea del Senato per la sua conversione in legge.


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