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«Sono Sylvie, ho 65 anni e trascorrerò il Natale al telefono»

Sylvie è una dei duecento volontari che dalla vigilia di Natale alla sera di Santo Stefano risponderanno al telefono per confortare chi si sente solo, è in difficoltà o cerca una voce amica con cui parlare. «Si ascolta non solo con le orecchie, ma anche con il cuore, con l’intelligenza. Si ascolta anche tutto quello che l’altro non dice», racconta. Il servizio è promosso da Telefono Amico Italia (02 2327 2327 è il numero da chiamare)

di Sabina Pignataro

«Sono Sylvie, ho 65 anni e trascorrerò il Natale al telefono. Non per chiacchierare con i miei famigliari, ma per dare conforto a chi si sente fragile, vulnerabile, sofferente oppure cerca una voce amica con cui parlare, con cui condividere le proprie emozioni». Sylvie è una volontaria di Telefono Amico Italia, l’associazione che anche quest’anno proporrà un servizio di ascolto non stop dalle 10 del 24 dicembre alla mezzanotte del 26 dicembre per offrire supporto a chi si sente solo, sta male o ha qualche problema che lo tormenta.

Non è la prima volta che Sylvie dedica giornate importanti come la Vigilia di Natale e il 25 dicembre all’ascolto degli altri. «L’ho fatto anche in passato. Io sono volontaria da 25 anni. Ho iniziato perché, quando i miei figli sono cresciuti, ho avvertito l’esigenza di sentirmi utile anche al di fuori della mia famiglia. Poi, facendo questa esperienza, mi sono resa conto di quanto questa attività potesse essere molto utile e importante anche per me».
Si prepara all’ascolto portando con sé una tazza di the, una coperta calda. «Si ascolta non solo con le orecchie, ma anche con il cuore, con l’intelligenza. Si ascolta anche tutto quello che l’altro non dice».

«Si ascolta non solo con le orecchie,
ma anche con il cuore, con l’intelligenza.
Si ascolta anche tutto quello che l’altro non dice».

Sylvie

La volontaria ricorda con emozione alcuni colloqui. «In questi 25 anni ho parlato con tante persone che si sentivano sole, ma ho anche ricevuto delle telefonate bellissime: alcune ci hanno chiamato semplicemente per ringraziarci per essere stati loro accanto in un momento difficile. In queste occasioni ti rendi conto che un grazie è il dono più bello che si possa ricevere».

Una maratona che dura da otto anni

«Il numero unico di Telefono Amico Italia solitamente è attivo dalle 10 alle 24 – spiega Monica Petra, presidente di Telefono Amico Italia. «Ma anche quest’anno, per l’ottavo anno consecutivo, sono oltre 200 i volontari che hanno dato disponibilità per la “24 Ore di Natale”, scegliendo di dedicare qualche ora a chi si sente più solo».

L’anno scorso le richieste d’aiuto arrivate durante la maratona di Natale sono state davvero molte, in linea con l’aumento complessivo registrato durante il primo anno di pandemia, che è stato del 70% rispetto a un anno medio. «Dal momento che anche nel 2021 le chiamate non sono diminuite, ci aspettiamo un altro Natale molto intenso. Anche se le preoccupazioni legate all’aspetto più sanitario dell’emergenza si sono un po’ alleviate, purtroppo, la sensazione di fragilità e di solitudine che la pandemia ci ha lasciato è ancora molto forte», racconta Petra.

Lo conferma anche Sylvie. «Quest’anno mi hanno colpito moltissimo le telefonate ricevute da giovani e giovanissimi che hanno la percezione che la loro vita non abbia senso. Alcuni hanno perduto una persona cara, altri il lavoro. Altri ancora il sonno, la speranza e anche la fantasia».

I volontari di Telefono Amico oltre a non dare mai giudizi, non suggeriscono nemmeno soluzioni pre-confezionate: «più che altro aiutiamo le persone che ci chiamano a trovare la soluzione migliore dentro di loro. Poter parlare con qualcuno che non ti giudica è molto importante».

Nei giorni di festa a chiamare il numero unico nazionale (02 2327 2327) sono per lo più uomini tra i 36 e i 55 anni, che hanno bisogno di compagnia. Chi contatta Telefono Amico Italia attraverso il servizio di chat (numero WhatsApp 324 011 7252) ha, invece, un profilo diverso: sono prevalentemente donne, il 59%, e giovani, il 42% ha tra i 19 e i 25 anni. In questo caso le problematiche riscontrate maggiormente sono di tipo esistenziale e familiare.

Come diventare volontari

«Essere volontari di Telefono Amico Italia è un’attività delicata e frutto di un percorso, che tutti possono intraprendere, ma che richiede tempo per poter essere impegnati nell’ascolto», conclude Petra. «La chiave per un buon ascolto non è la tecnica, è il desiderio».
Chi fosse interessato a iniziare questo percorso può scrivere a volontari@telefonoamico.it.
Chi invece volesse dare un piccolo aiuto subito può aderire alla raccolta fondi “A Natale regala l’ascolto” lanciata da Telefono Amico Italia insieme a Rete del Dono.


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