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Tutela dell’ambiente e degli animali nella Costituzione: la riforma è legge

Ieri la Camera dei deputati ha definitivamente approvato, in seconda deliberazione con la maggioranza dei due terzi dei suoi componenti, il disegno di legge di riforma costituzionale. Con la riforma, “la tutela dell'ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni” viene inserita tra i principi fondamentali dalla Carta costituzionale. Inoltre, si rinvia al legislatore per stabilire i modi e le forme di tutela degli animali

di Redazione

Ieri la Camera dei deputati ha definitivamente approvato, in seconda deliberazione con la maggioranza dei due terzi dei suoi componenti, il disegno di legge di riforma costituzionale già approvato dal Senato con doppia deliberazione. Il testo ha ottenuto 468 voti favorevoli, un contrario e sei astenuti. La riforma, quindi, entra subito in vigore e non è sottoponibile a referendum (poiché votata da oltre due terzi del Parlamento).

L’iter parlamentare del DDL è quindi terminato e il testo, dopo la promulgazione ad opera del Presidente della Repubblica, sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

In estrema sintesi, viene aggiunto un nuovo comma all’art. 9 che, nella versione attuale, fa menzione del paesaggio e del patrimonio storico-artistico senza citare espressamente l’ambiente.

Con la riforma, “la tutela dell'ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni” viene inserita tra i principi fondamentali dalla Carta costituzionale. Inoltre, si rinvia al legislatore per stabilire i modi e le forme di tutela degli animali. Infine, in materia di iniziativa economica privata, la norma esistente (art. 41 Cost.) viene integrata prevedendo che tale attività non possa svolgersi in modo da recare danno alla salute e all'ambiente.

Il disegno di legge di riforma costituzionale

Il disegno di legge approvato prevede la modifica della Carta costituzionale. Una simile modifica può avvenire solo con una legge che sia adottata da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi. È necessaria la maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione. La riforma è stata approvata in prima deliberazione dal Senato il 9 giugno 2021 e dalla Camera il 12 ottobre; poi in seconda deliberazione, con la maggioranza dei due terzi dei suoi componenti, dal Senato il 3 novembre e dalla Camera l'8 febbraio 2022. Il disegno di legge di riforma costituzionale ha quindi concluso il suo iter, senza necessità di essere sottoposto a referendum.

Il DDL consta di tre articoli:

· il primo prevede l’introduzione di un nuovo comma nell’art. 9 Cost.,

· il secondo modifica l’art. 41 Cost.,

· il terzo introduce una clausola di salvaguardia per l’applicazione del principio di tutela degli animali.


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