Attivismo civico & Terzo settore

Costa: «La politica riparta dall’ascolto dei volontari»

Vi proponiamo un altro degli interventi più interessanti emersi nel corso del convegno “Il volontariato che cambia la sanità. Il tempo della relazione è tempo di cura”, che si è tenuto a Bergamo lo scorso 19 febbraio. Andrea Costa, Sottosegretario al ministero della Salute, sottolinea che il Terzo settore esprime al meglio il concetto di sussidiarietà: «I volontari sono le sentinelle della salute diffuse nei territori»

di Andrea Costa

Desidero innanzi tutto ringraziare i volontari italiani, che in questi due anni di pandemia hanno svolto un ruolo fondamentale. Sono onorato di essere uno dei centomila volontari che fanno capo all’Anpas. Siamo tutti chiamati a un cambio di sguardo e di mentalità, a nuove scelte di metodo e formazione per realizzare tutti insieme un welfare di prossimità, reso ancor più necessario dalle evidenze della pandemia. È necessaria un’alleanza intorno ai bisogni dei cittadini, in prospettiva di corresponsabilità pubblica, di condivisione, di integrazione di approcci e visioni, oltre che di risposte. Servono dimensioni meno formali e burocratiche, e più capacità di ascolto, di valorizzazione delle persone e degli operatori della sanità e del Terzo settore, che sono le antenne sociali e le sentinelle della salute diffuse nei territori. L’integrazione tra il nostro sistema sanitario nazionale e quello solidale permetterà di valorizzare la medicina di prossimità e l’economia civile, per far sì anche che il modello universalistico del nostro sistema sanitario sia veramente completo e soddisfi quei bisogni che i cittadini manifestano. Sono profondamente convinto che le associazioni del Terzo settore sono e saranno fondamentali, rappresenteranno sempre di più un capitale prezioso di assistenza che può affiancare e sostenere il sistema sanitario.

C’è la consapevolezza che non basta curare la malattia, c’è bisogno di curare la persona. Abbiamo davanti a noi una grande sfida e risorse da investire al meglio. Credo che momenti come questo di oggi siano estremamente preziosi per la politica: oggi più che mai c’è bisogno di una politica che riparta dall’ascolto e dal confronto, e che cerchi di avviare percorsi condivisi con chi ogni giorno tocca con mano le esigenze e i bisogni dei cittadini. Ciò che il Governo sta avviando è proprio un approccio di ascolto e condivisione, ripartendo dai territori e dalla consapevolezza del grande capitale che rappresenta il mondo del volontariato nel nostro Paese. Il Presidente Mattarella rappresenta un faro per tutti noi e certamente per la politica e per chi ha responsabilità decisionali. Lui di recente ha affermato che “il volontariato è una straordinaria energia civile che aiuta le comunità ad affrontare le sfide del tempo e le sue difficoltà, rinsalda i legami tra le persone, è vicino a chi si trova nel bisogno, riduce i divari sociali, promuove l’accoglienza e la sostenibilità”. Ecco, credo che in queste quattro righe ci sia tutta l’essenza del volontariato e l’importanza di sostenerlo. Condivido l’appello del Presidente Mattarella, quando dice che “le istituzioni – locali, nazionali, internazionali – hanno nei volontari e nelle loro associazioni alleati importanti nell’affrontare i cambiamenti che si rendono necessari per costruire una società migliore”. Questa è una responsabilità che ognuno di noi si deve sentire addosso. Ognuno col proprio compito e il proprio ruolo. Il Terzo settore esprime al meglio il concetto di sussidiarietà di cui tante volte si parla, anche se poi nelle decisioni non sempre viene rispettato.


*Sottosegretario al ministero della Salute

Tratto dall’intervento al convegno

ll volontariato che cambia la sanità. Il tempo della relazione è tempo di cura, (Bergamo, 19 febbraio 2022)

a cura di Luigi Alfonso


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