Ucraina, così i Banchi alimentari sfamano i profughi

Un'altra punta di UcrainaLive, la serie di dirette Instagram dal conflitto in corso e dai suoi confini. Domani, venerdì 8 aprile, alle 13,00, collegamento con la Moldavia e la sua capitale, Chișinău, per incontrare Igor Belei, presidente del locale Banco alimentare. Si tratta di un'organizzazione impegnata sul fronte dell'accoglienza dei profughi ucraina, in fuga dalla guerra.

Con lui ci sarà anche Marco Lucchini, segretario generale della Fondazione Banco alimentare in Italia e che sarà in Moldavia come membro dell'Emergency Response Committee della Federazione Banchi Alimentari europei. Lucchini è partito il 5 aprile da Milano per Bucarest, per seguire il volo cargo messo a disposizione da DHL Express per il trasporto di 17 tonnellate di prodotti alimentari raccolti dal personale Sea per i rifugiati ucraini. Aiuti saranno gestiti sul posto dal Banco Alimentare della Romania.

Continua intanto la raccolta fondi #AllTogether4Ukraine della FEBA, che riunisce 30 Paesi tra cui l’Italia: in un mese di conflitto sono stati raccolti oltre 4,1 milioni di euro di donazioni da tutto il mondo.
La Federazione stima che siano state donate 2.800 tonnellate di cibo da 13 membri della FEBA per aiutare il popolo ucraino in Repubblica Ceca, Ungheria, Moldavia, Macedonia del Nord, Polonia, Romania e Ucraina.

In Moldavia il numero dei profughi ucraini è in calo perché c’è chi ha deciso di ritornare in Ucraina: attualmente sono circa 90mila. La scorsa settimana Banca pentru Alimente, il Banco Alimentare della Romania, è arrivata in Moldavia con 12 furgoni e auto carichi di oltre 12mila kg di generi di prima necessità, alimenti per neonati e adulti, abbigliamento e prodotti per l'igiene. Questa donazione dei Banchi Alimentari rumeni alla Moldavia è essenziale per continuare a sostenere i rifugiati ucraini.

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