Sostenibilità sociale e ambientale

Ecco lo zucchero “bee friendly”

La più grande cooperativa per la coltivazione e la lavorazione della barbabietola ruoterà le coltivazioni alternando piante care alle api. Un accordo fra gli agricoltori di Conap e la Coprob di Minerbio (Bo)

di Veronica Rossi

"Quella dello zucchero è una filiera che, da sempre, è stata considerata nemica delle api. Col nostro progetto stiamo lavorando per cambiare questa visione".

A parlare è Giorgio Barbacani, vicepresidente di Conapi (Consorzio nazionale apicoltori), che ha stretto un accordo con Coprob, cooperativa leader nel settore bieticolo saccarifero italiano, di Minerbio (Bo).

"Gli agricoltori, sia quelli in regime biologico sia quelli che applicano la produzione integrata", spiega Barbacani, "semineranno in rotazione (sovescio, tecnicamente, ndr) rispetto alla coltura principale, piante che abbiano belle fioriture e che siano attrattive per le api".

L’introduzione di questi vegetali – le cui sementi saranno fornite gratuitamente agli agricoltori aderenti – non avrà ricadute positive solo sugli impollinatori.

"Gli insetti dannosi per la barbabietola", dice Massimo Cenacchi, il direttore agricolo di Coprob, "verranno attirati dalla miscela utilizzata per il sovescio, lontani dalle coltivazioni". In questo modo sarà possibile, quindi, combattere i parassiti senza ricorrere a pesticidi, dannosi per l’ambiente e per le api. I coltivatori, nei casi in cui dovranno fare dei trattamenti, si impegneranno a non svolgerli nel periodo della fioritura, il più pericoloso per i pronubi. "Un tempo si guardava solo al prodotto finito della filiera", conclude Cenacchi.

"Ora, invece, diamo importanza a tutti i passaggi, al ruolo che gli agricoltori possono svolgere per la tutela dell’ambiente".

Insomma, la filiera dello zucchero diventa "bee friendly"

Photo by Bermix Studio on Unsplash


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