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Pnrr e asili nido: si farà un nuovo bando per il Mezzogiorno

Grazie al mese di proroga le candidature per aumentare i posti nei nidi salgono del 76%, ma non si arriva a coprire lo stanziamento. I 400 milioni non richiesti saranno ripartiti in parte fra le candidature pervenute, per il potenziamento dei poli dell’infanzia e per 70 milioni ci sarà un nuovo bando destinato ai Comuni del Mezzogiorno, con priorità a Basilicata, Molise, Sicilia. I Comuni saranno accompagnati nella presentazione delle proposte

di Sara De Carli

Andranno immediatamente ricollocati i 400 milioni di euro che il Pnrr destinava agli asili nido, rimasti non richiesti nonostante la proroga del bando. Lo comunica il Ministro dell’Istruzione, annunciando un decreto firmato di concerto con il Ministro per le Pari opportunità e la Famiglia, il Ministro per il Sud, la Coesione territoriale e il Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie che li destinerà all’ulteriore finanziamento delle candidature già pervenute per l’incremento dei poli dell’infanzia per la fascia 0-6 anni.

Dopodiché circa 70 milioni ancora residui saranno oggetto di un nuovo bando per gli asili nido destinato ai Comuni delle Regioni del Mezzogiorno, con priorità a Basilicata, Molise, Sicilia, che hanno presentato meno candidature rispetto al budget che poteva essere loro assegnato in base alle risorse disponibili nel Pnrr. Per loro ci sarà un ulteriore avviso con scadenza a fine maggio, e i Comuni saranno accompagnati nella presentazione delle proposte con specifiche azioni di supporto.

Il bando asili stanziava 2,4 miliardi di euro, ma alla prima scadenza le domande presentate (953) comportavano un utilizzo di risorse solo per 1,2 milioni di euro. Da qui la proroga al 1° aprile, che ha portato le candidature a 1.676 (+76% a livello nazionale) rispetto alla prima scadenza del 28 febbraio) e le risorse richieste a circa 2 miliardi. Le cinque regioni con più domande presentate in termini assoluti sono: Campania (196), Lombardia (157), Lazio (138), Calabria (137).

«In questo mese abbiamo avuto una risposta molto positiva grazie al lavoro fatto con gli altri Ministeri coinvolti, con l’Agenzia per la coesione, con le Prefetture, con l’Associazione dei Comuni», dichiara il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi. «Abbiamo organizzato seminari, incontri, aperto linee di supporto dedicate e previsto una campagna di comunicazione specifica. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è un’occasione senza precedenti: possiamo realizzare dei cambiamenti significativi del nostro sistema scolastico. Ma è un'azione collettiva per la quale c'è bisogno del contributo e della partecipazione di tutti».

Tutte le risorse del Pnrr Istruzione previste per il segmento educativo da 0 a 6 anni saranno utilizzate garantendo la quota pari al 55,29% dei fondi a favore del Mezzogiorno, superiore al 40% previsto dai bandi del Pnrr nazionale. In particolare, vengono coperte tutte le candidature presentate dai Comuni delle Regioni del Mezzogiorno, sia per gli asili nido (fascia 0-2 anni) sia per i poli dell’infanzia (fascia 0-6 anni). «Con il decreto che abbiamo predisposto all’esito dei bandi le risorse disponibili saranno destinate al potenziamento del sistema educativo, mantenendo la quota del 55,29% nel Mezzogiorno, dove più alto è il bisogno. Rispettiamo gli impegni presi con l’Europa: tutte le risorse disponibili vengono utilizzate. Aumentare il numero di posti negli asili nido significa dare più opportunità educative per le bambine e i bambini su tutto il territorio, sostenere le famiglie e l’occupazione femminile», ha concluso il Ministro.

Photo by La-Rel Easter on Unsplash


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