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Se un posto di lavoro avvia il circolo virtuoso dell’occupazione

A pochi giorni dalla Festa dei lavoratori, giovedì 28 aprile, vengono presentati i primi risultati della campagna internazionale “The Hiring Chain” lanciata in occasione della giornata mondiale delle persone con sindrome di Down del 2021. Un evento online promosso da Fondazione Cariplo, CoorDown e Vita non profit, con le testimonianze delle aziende e dei giovani entrati nel mondo del lavoro

di Antonietta Nembri

Quanto vale una campagna di comunicazione? I premi che vince in festival e concorsi? O i risultati che ottiene rispetto al suo obiettivo? Se parliamo di “The Hiring Chain”, la campagna realizzata – insieme all’omonima piattaforma www.hiringchain.org – da CoorDown nel marzo del 2021 in occasione della Giornata mondiale delle persone con sindrome di Down possiamo dire che siamo di fronte a una campagna che non solo può vantare un ricco palmares di premi, ma soprattutto ha saputo mettere in moto quella catena virtuosa dell’inclusione lavorativa che veniva cantata da Sting, interprete della colonna sonora del video.


Il video della campagna internazionale

A poco più di un anno dal lancio e soprattutto alla vigilia del 1 maggio, Giornata dei lavoratori, i risultati di questa iniziativa a favore dell’occupazione delle persone con sindrome di Down vengono presentati nel corso di un incontro in streaming giovedì 28 aprile (ore 12). L’evento – promosso da Fondazione Cariplo, CoorDown – Coordinamento Nazionale Associazioni delle persone con sindrome di Down e Vita non profit – e intitolato “Più ci assumi, più ci assumeranno – Come le aziende possono diventare alleate dell'inclusione” presenterà i risultati raggiunti attraverso le testimonianze di aziende e partner e di giovani lavoratori entrati nel mondo del lavoro grazie alla catena delle assunzioni. Della prima di queste – quella realizzata dalla Ferragamo – avevamo scritto qui ma diverse altre sono avvenute nel corso degli ultimi 12 mesi.


«È una delle campagne che ha registrato un grosso impatto. Sulla piattaforma internazionale sono arrivati un migliaio di contatti da parte di aziende di tutto il mondo» constata Martina Fuga, vicepresidente di CoorDown. «L’impatto è stato davvero internazionale come la rete che si è innestata sia con i nostri partner all’estero sia in Italia, possiamo dire che Ferragamo è il nostro baker» osserva Fuga facendo riferimento al panettiere del video che innesta la virtuosa catena dell’inclusione lavorativa che «oggi più che mai, non è solo un diritto da garantire per ogni persona, ma porta benefici nel contesto lavorativo e nella società tutta» ricordava la presidente di CoorDown Antonella Falugiani.

«Possiamo sfatare i pregiudizi sulle potenzialità delle persone con sindrome di Down e sui benefici dell’inclusione lavorativa grazie alle storie e alle esperienze di aziende, di datori di lavoro e adulti con sindrome di Down impiegati» osserva Falugiani. «C’è però ancora molta strada da fare per far sì che si eliminino barriere e si creino occasioni per tutti e su tutti i territori. Ogni persona con la sindrome di Down ha la capacità di lavorare secondo le sue possibilità, quando viene data la giusta opportunità, possono raggiungere grandi risultati. Per questo ci auguriamo che in Italia sempre più aziende entrino a far parte della catena delle assunzioni e decidano di dare un’occasione ad altri adulti con sindrome di Down e disabilità intellettiva».

Il 28 aprile il racconto delle esperienze sarà l’occasione per scoprire una catena virtuosa, ma anche la presa di coscienza che il lavoro non è ancora finito, che c’è bisogno di sempre più “Hiring chain” con le aziende che diventano esse stesse ambasciatrici di una possibilità concreta di lavoro.

La campagna di Coordown "The Hiring Chain" – come del resto quella di quest'anno “Just The Two Of Us”, nelle correlate – è stata realizzata dall'agenzia Small di New York, mentre il video è di Indiana Production.


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