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La cura delle api per favorire l’inclusione delle persone fragili

“APE – Apprendo Per Esistere” è un progetto di inclusione sociale e lavorativa che a Potenza coinvolge 15 persone con disagio psichico in un percorso di formazione teorica e pratica a contatto con le api, gli alveari, la produzione del miele

di Emiliano Moccia

Avvicinarsi al mondo delle api, degli alveari, del miele prodotto attraverso l’instancabile lavoro dei piccoli insetti impollinatori. Apprendere un mestiere, come quello dell’apicultore, per sentirsi parte della società e per acquisire le competenze necessarie per trovare un’occupazione nel settore dell’agricoltura. Per 15 persone con disagio psichico il progetto “APE – Apprendo Per Esistere” rappresenta più di una possibilità, rappresenta un percorso concreto di riabilitazione e di inclusione occupazionale. «Il contatto con le api, la scoperta dei delicati equilibri della natura, la gestione e cura di un orto avranno funzione di inclusione sociale, di scoperta, di accrescimento delle competenze professionali per uomini e donne che, molto spesso, rischiano l’emarginazione, l’esclusione dalla società e dal mondo lavorativo» spiega Daniela Pandolfo, presidente del Circolo Legambiente Potenza “Ken Saro Wiwa, che insieme ad un ricco partenariato di enti pubblici e privati ha promosso l’iniziativa finanziata con i fondi della Regione Basilicata del PO FSE Basilicata 2014-2020, per sostenere percorsi per l’inclusione e l’innovazione sociale per persone in particolari condizioni di vulnerabilità e fragilità sociale.

Il progetto parte da un concetto chiave: prendersi cura delle api, della natura, del miele, per prendersi cura di sé stessi, per raggiungere piccoli traguardi di autonomia. I 15 partecipanti sono persone prese in carico dal Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Sanitaria Locale di Potenza. Sono tutti motivati, entusiasti, desiderosi di mettersi al lavoro. «Il progetto Ape fonda i suoi obiettivi nella convinzione che il contatto con le api attivi notevoli benefici sul nostro corpo e sulle nostre emozioni, soprattutto su soggetti vulnerabili» prosegue Pandolfo. «I beneficiari, seguiti dagli operatori delle cooperative coinvolte e dall’agronoma Daniela Casorelli, svolgeranno un percorso di formazione teorica e pratica al termine del quale contiamo di fornire gli strumenti adatti per poter svolgere autonomamente l’attività di apicoltore, con l’augurio che le realtà produttive locali possano essere interessate al loro inserimento».

Le attività di “Ape” si svolgeranno presso gli alveari urbani di Macchia Romana, nell’area degli orti urbani gestiti dal Circolo Legambiente Potenza “Ken Saro Wiwa”. Si tratta di «3000 metri quadri di terreno che abbiamo recuperato e valorizzato circa sette anni fa» racconta Pandolfo. «Prima erano in uno stato di abbandono e degrado, ma la presenza di acqua utilizzabile per uso irriguo ci ha spinto ad operare un intervento di riqualificazione dell’intera area dove oggi abbiamo distribuito 35 lotti di orti urbani coltivati da famiglie e anziani della città, mentre una parte di terreni la utilizziamo per svolgere attività di educazione ambientale e per la gestione delle arnie urbane». Ed è proprio qui che saranno coinvolti i beneficiari del progetto.

«In questa iniziativa agricoltura urbana ed apicultura urbana si incontrano al servizio di persone con disagio psichico coinvolte in questo cammino di formazione. Sarà prodotto anche il miele millefiori, grazie all’aiuto dell’azienda Bioflores di Potenza, che contiamo di inserire nei canali di vendita, a partire da quelli diretti». I soggetti coinvolti, dunque, verranno accompagnati in un percorso di avvicinamento all’arnia, alla conoscenza delle api, all’orto e ai suoi frutti, da educatori ambientali ed apicoltrici professioniste, insieme a personale medico e psicologi. Il sogno è «che le competenze e conoscenze acquisite» conclude Pandolfo «agevolino il loro inserimento nel mondo del lavoro, anche attraverso le forme dell’autoimprenditorialità».

Oltre a Legambiente – Circolo di Potenza “Ken Saro Wiwa”, sono partner del progetto: Comune di Potenza – Unità Servizi Sociali; I.RE.FORR – Istituto Regionale Per La Formazione & La Ricerca; società cooperativa Prometeo, ASP Basilicata.