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Quattro parole per comunicare il testamento solidale: i consigli di Rob Cope

Nel Regno Unito il testamento solidale è molto più diffuso che da noi. Merito di una diversa cultura, una maggior fiducia nel non profit, incentivi fiscali, ma anche della sinergia tra le charity su questo tema. Rob Cope per una strategia comunicativa d'impatto suggerisce il modello EAST: easy, attractive, social e timely. Scarica gratuitamente il numero di VITA PLUS dedicato ai Testamenti solidali per leggere i suoi consigli

di Redazione

Quattro parole chiave, per declinare una strategia comunicativa d’impatto per avvicinare le persone al testamento solidale e incoraggiare questa scelta di libertà e d’amore. A proporli è Rob Cope, direttore di Remember A Charity, il consorzio che nel Regno Unito riunisce oltre 200 enti di beneficenza per promuovere la cultura del lascito solidale: lì quasi una persona su due fa testamento e dove l’abitudine a fare testamento è così alta, è chiaro che aumenta anche la possibilità che questo sia (in tutto o in parte) solidale.

Ma come si è arrivati a questi numeri? Com’è che il Regno Unito può ragionare intorno all’obiettivo per cui il testamento solidale sia «la normalità»? Nello speciale Testamenti Solidali realizzato da Vita in collaborazione con il Comitato Testamento Solidale, scaricabile gratuitamente dallo store di Vita, Rob Cope ripercorre il cammino fatto negli ultimi vent’anni e suggerisce alcune strategie.

Per arrivare a questi numeri contano tanti fattori: «gli incentivi fiscali, il fatto che notai e avvocati parlino normalmente con i loro clienti di lasciti solidali, una maggior fiducia nel non profit. Ma anche il fatto che noi enti abbiamo fatto più campagne di sensibilizzazione e abbiamo collaborato: nessun ente può ottenere questi risultati da solo», dice Cope. Ma se il cambiamento culturale si può generare soltanto insieme, la strategia per avviare una efficace campagna di sensibilizzazione e comunicazione deve basarsi, dice Cope, «sul modello EAST, da cui è nata proprio nel nostro Paese la teoria della spinta gentile, Nudge Theory».

Eccoli allora i quattro aggettivi-chiave per avvicinare le persone al testamento solidale: occorre renderlo easy (semplice), attractive (in grado di catturare l’attenzione), social (con rilevanza sociale) e nel fare tutto ciò essere timely (tempestivi).

Scarica gratuitamente il numero di VITA PLUS dedicato ai Testamenti solidali e leggi i consigli di Rob Cope, cliccando qui.


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