Attivismo civico & Terzo settore

Lettera aperta al Parlamento in difesa del 5 per mille

Nelle prossime ore si deciderà il destino del 5 per mille. Otto grandi organizzazioni si appellano a tutti i parlamentari, perché fermino la proposta di legge e salvaguardino la finalità del 5 per mille a sostegno di chi svolge attività di interesse generale con ampia ricaduta sociale. La lettera aperta e le modalità per sottoscriverla

di Redazione

Nelle prossime ore si deciderà il destino del 5 per mille: martedì 14 e mercoledì 15 è previsto l'esame in Commissione Bilancio della Camera, mentre il testo è poi atteso in Aula per il giorno 20 giugno. Otto grandi organizzazioni si appellano ai partiti e al Parlamento tutto, perché fermi la proposta di legge e salvaguardi la finalità del 5 per mille a sostegno di chi svolge attività di interesse generale con ampia ricaduta sociale, a beneficio della collettività. Di seguito pubblichiamo la lettera aperta, con le modalità per sottoscriverla [ndr].

Ai leader di Partito:

Enrico Letta

Giuseppe Conte

Matteo Renzi

Matteo Salvini

Silvio Berlusconi

Giorgia Meloni

Ai responsabili per il Terzo settore:

Maria Teresa Bellucci

Steni Di Piazza

Maria Chiara Gadda

Stefano Lepri

Antonio Palmieri

Ai Capigruppo della Commissione Bilancio della Camera:

Daniela Torto

Ubaldo Pagano

Massimo Bitonci

Roberto Pella

Mauro Del Barba

Paolo Trancassini

Stefano Fassina

Guido Pettarin

Ai membri della Commissione Bilancio della Camera

Lettera aperta del Terzo Settore al Parlamento per non snaturare il 5 per mille, risorsa indispensabile per il non profit in Italia

Ci rivolgiamo a voi per esternare ancora una volta la grande preoccupazione dell’intero non profit italiano per la proposta di legge in discussione alla Camera – già approvata dal Senato – che intende attingere alle risorse del 5 per mille per finanziare il fondo assistenza per il personale delle Forze di Polizia e delle Forze Armate.

Il lavoro delle Forze di Polizia e delle Forze Armate è essenziale per la sicurezza di tutti i cittadini, ma non dovrebbe essere sostenuto togliendo risorse al Terzo Settore, che svolge attività fondamentali a beneficio della collettività, complementari a quelle svolte dallo Stato, attività di interesse generale con ampia ricaduta sociale, che senza il 5 per mille non potrebbero essere realizzate.

Il 5 per mille è nato nel 2006 con il preciso obiettivo di sostenere le attività nel campo del volontariato, della ricerca scientifica, della tutela dei più fragili, del patrimonio culturale e dell'ambiente. Mai era stato proposto di destinarlo a fondi pensionistici di specifiche categorie professionali pubbliche o private. Da 15 anni, sono i cittadini stessi a scegliere dove e come indirizzare questi fondi, dando un chiaro segnale di cosa è importante per loro, di quali problemi vogliono che siano risolti prioritariamente.

Le attività del Terzo Settore sono la priorità per milioni di cittadini, come confermano gli oltre 16 milioni di scelte che i contribuenti hanno espresso nel 2021, secondo gli elenchi degli enti beneficiari del 5 per mille pubblicati dall’Agenzia delle Entrate proprio in questi giorni.

Ci appelliamo quindi alla vostra sensibilità e attenzione affinché lo spirito del 5 per mille non venga snaturato.

ActionAid
AISM – Associazione Italiana Sclerosi Multipla
AIRC – Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro
EMERGENCY
FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano
Fondazione Lega del Filo d’Oro Onlus
Fondazione Telethon
Save the Children

Fondazione Banco Alimentare Onlus
Mani Tese Ong
Associazione EpaC onlus
Centro Emiliano Problemi Sociali -Trisomia 21
A.Ge Avetrana
A.Ge Acerra odv
Fondazione Arché
Associazione Aquilia APS di Verona
Associazione GIVA Gruppo Internazionale Volontariato Arcobaleno delegazione Mazara del Vallo
Fiagop – Federazione italiana associazioni genitori e guariti oncolematologia pediatrica

Per sottoscrivere la lettera, scrivere a nopdlrufa@gmail.com


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