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Bergamo abbraccia Bucha

Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, nell’ambito del gemellaggio tra la città lombarda e Bucha, che verrà siglato oggi ha visitato L’asilo Veselka (Arcobaleno) nel villaggio di Havirlivka, sotto la municipalità di Bucha, che verrà ricostruito dall’ong bergamasca Cesvi

di Andrea Valesini

Gli asili sono il luogo dell’innocuità, come gli ospedali, abitati da persone inermi e indifese. Eppure il conflitto russo-ucraino non ha risparmiato nemmeno questi edifici. L’asilo Veselka (Arcolabeleno) nel villaggio di Havirlivka, sotto la municipalità di Bucha, verrà ricostruito dall’ong bergamasca Cesvi.

Ieri è stato visitato dal sindaco di Bergamo Giorgio Gori, nell’ambito del gemellaggio tra la città lombarda e Bucha, che verrà siglato oggi. La scuola ospitava 250 bambini.

Gori è arrivato a Bucha soprattuto per capire le esigenze della città simbolo del martirio ucraino, proponendo interventi nell’ambito della ricostruzione e della collaborazione culturale, sportiva e dell’assistenza psicologica. Il primo gesto, spontaneo e carico di umanità, è un abbraccio tra Gori al suo arrivo e il primo cittadino di Bucha Anatoliy Fedoruk (nella foto di cover con Maurizia Carrara).

Ma il momento più toccante è stata la visita alla chiesa ortodossa di Sant’Andrea, dove in una fossa comune sono stati custoditi i corpi di 160 delle 419 vittime di Bucha, tra cui 9 bambini, in attesa che finisse l’occupazione russa per poter celebrare i funerali. Nella chiesa è allestita una mostra con le immagini simbolo dell’eccidio, che hanno fatto il giro del mondo.

La delegazione, di cui fa parte anche Maurizio Carrara, presidente onorario e tra i fondatori del Cesvi, ha poi incontrato il governatore della regione di Kiev, Oleksiy Kuleba, che ha espresso l’urgenza di sistemare le case distrutte dei cittadini, almeno 5mila nell’area. Bergamo ci sarà anche per questa urgenza.


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