Attivismo civico & Terzo settore

Cucinelli, completati i restauri del Duomo di Perugia

La Fondazione, che porta il nome dell'industriale e della moglie Federica, ha presentato i lavori di restauro della Cattedrale di San Lorenzo, iniziati a luglio 2021. Il cardinal Bassetti: "È il centro visibile dell’unità intorno alla persona del vescovo". Cucinelli: "Auguro a tutti che l’esempio di questa buona opera stimoli un’imitazione virtuosa, alla grande come alla piccola scala, pubblica e privata"

di Giampaolo Cerri

Cucinelli da esportazione.

Brunello Cucinelli, l'industriale del cashmere, noto tra l'altro per avere ristrutturato il bellissimo borgo umbro di Solomeo, nei pressi del quale si trova il suo stabilimento, è intervenuto con un restauro con la Fondazione che porta il suo nome e quello della moglie Federica in quel di Perugia, la città che l'ha visto formarsi e dalla quale è partito con la sua vicenda aziendale che, da laboratorio artigianale, è diventata case history della moda mondiale.

Il 17 giugno scorso, in Piazza IV Novembre, nel capoluogo umbro, sono stati presentati i lavori di restauro eseguiti sulle facciate della Cattedrale di San Lorenzo di Perugia, iniziati a luglio 2021, e finanziati dalla Fondazione. A fare gli onori di casa il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia, lo stesso Cucinelli e Stefano Goberti, amministratore delegato di Plenitude, controllata Eni che ha realizzato i lavori.

"L’intensa opera di restauro, che è stata condotta con una rigorosa aderenza all’impianto architettonico originario del 1437", avverte una nota, "ha avuto un carattere sostanzialmente conservativo tale da restituire le facciate del mirabile Duomo perugino all’antico splendore donato loro dal grande Maestro di pietra torgianese Bartolomeo di Mattiolo".

Si è trattato di interventi, comprensivi della ripulitura effettuata con tecniche rispettose della materia, hanno interessato: la parte sopraelevata in mattoni; le tre edicole, rispettivamente quella del Crocifisso ligneo scolpito da Polidoro Ciburri, quella della Madonna della Provvidenza realizzata da Pagno di Lapo Portigiani con la scultura che si deve ad Aroldo Bellini e quella della Madonna della Consolazione; il pulpito in marmo di Carrara; il portale monumentale della facciata orientale su disegno di Pietro Carattoli e quello su Piazza IV Novembre di Galeazzo Alessi; la Loggia di Braccio, compresi lo stemma e i peducci della V campata; la statua bronzea di papa Giulio III, opera di Giulio Danti e del figlio Vincenzo; il campanile; le cortine murarie ornamentali in pietra d’Assisi, i basamenti (compreso quello della torre campanaria), la seduta e la scalinata in travertino; la Cappella in mattoni del Battistero; il Portale del Giubileo; le specchiature della Cappella dello Spirito Santo; le bifore e le trifore, le vetrate e il rosone.

"Oltre al consolidamento delle parti in forti condizioni critiche", prosegue la nota, "è stato eseguito un accurato trattamento finalizzato ad arrestare il degrado che, per via degli agenti atmosferici e di altri fattori di corrosione delle pietre di origine calcarea e arenitica, nel corso del tempo si era esteso in maniera significativa. Inoltre, gli stessi risultati estetici – raggiunti in virtù di un’estrema coerenza stilistica e fedeltà storico-artistica – sono di eccellente qualità. Il tutto è stato condotto sulla scorta della più aggiornata metodologia operativa del restauro, anche grazie a ripetute, mirate indagini preliminari e a campionamenti di prova dedicati".

Raggiante, ovviamente, l'arcivescovo di Perugia, Bassetti: "La cattedrale, intimamente legata alla persona del vescovo", ha detto l'ex presidente della Conferenza episcopale italiana, "è 'madre' di tutte le chiese della diocesi. È il centro visibile dell’unità intorno alla persona del vescovo. Ma per secoli è stata anche il fulcro della vita sociale. Il consolidamento e il restauro delle facciate rinnovano lo splendore del luogo caro a tutta la comunità civile e religiosa. Grazie a quanti hanno reso possibile questo recupero, che onora l’intera città di Perugia".

Cucinelli gli ha fatto eco, attingendo dal sua storia personale, essendo cresciuto l'industriale in una famiglia profondamente cristiana, come spesso ricorda nelle sue interviste.

"Mi è sempre piaciuto", ha detto, "pensare che conservando i nostri monumenti conserviamo, per certi versi, noi stessi, e gettiamo le fondamenta del nostro futuro. Oggi si inaugura il restauro di un monumento celebre, simbolo non soltanto religioso per i perugini e per l’Italia tutta. Ho imparato dalla mia famiglia, e dalla campagna, che ogni buona azione è come un seme che non manca mai di dare buoni frutti. Per questo", ha concluso, "auguro a tutti che l’esempio di questa buona opera stimoli un’imitazione virtuosa alla grande come alla piccola scala, pubblica e privata, poiché, come dicevano i miei stimati greci, se terrai in ordine e ben conservato l’ingresso della tua casa, anche la tua città sarà sempre ben conservata. Sono convinto che questo meritano la nostra augusta Perugia e la nostra terra madre umbra".


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