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“Co-agitiamo”, Tiggiano una cooperativa di comunità contro lo spopolamento

“Co-agitiamo” è la neonata cooperativa di comunità di Tiggiano che ha un consiglio d’amministrazione composto quasi da sole donne. Nata alla fine di un lungo percorso sostenuto dal Consorzio Sale della Terra, ha l’obiettivo di offrire servizi al territorio nei settori del turismo e dell’agricoltura e favorire occasioni di lavoro anche per contrastare lo spopolamento

di Emiliano Moccia

Offrire servizi al territorio e, allo stesso tempo, creare occasioni di lavoro contaminandosi con storie, ambizioni, professionalità, culture differenti. La lotta allo spopolamento e all’isolamento che interessano i piccoli e remoti comuni della provincia di Lecce, passa dalla sfida raccolta da “Co-agitiamo”, la neonata cooperativa di comunità di Tiggiano che ha un consiglio d’amministrazione composto quasi da sole donne. Ester, Enrica, Annarita, Annarita, Miriam, Laura e Stefano hanno un sogno. Anzi più di uno. «La maggior parte di noi lavora già nel campo del sociale, con un’attenzione particolate nei progetti SAI – Sistema di Accoglienza ed Integrazione. Dopo un'attenta analisi, ci siamo resi conto che molte risorse ed opportunità non vengono sfruttate adeguatamente nei nostri territori. Noi vogliamo cambiare questa tendenza in modo di far crescere il paese erogando servizi e generando occupazione» spiega Ester Martella, presidente di “Co-agitiamo”, nata alla fine di un lungo percorso sostenuto dal Consorzio Sale della Terra, che nel piccolo comune è ente gestore del SAI, e che ha ricevuto il supporto logistico operativo di Legacoop Puglia e dell’Amministrazione Comunale.

I settori a cui guarda la cooperativa di comunità sono molteplici e, in alcuni casi, riguardano risorse del territorio ancora poco valorizzate, con la voglia di rilanciare la piccola comunità attraverso l’integrazione fra la popolazione autoctona e quella migrante. «Vogliamo puntare sulla chiara vocazione turistica del territorio, che annovera un patrimonio naturale e architettonico di pregio, costituito da uno dei più scenografici tratti di costa del litorale leccese ma anche dal bellissimo Palazzo baronale con l’attiguo bosco mediterraneo» prosegue Martella.

«Ci piacerebbe far vivere un tipo di turismo esperienziale, accompagnando i turisti in laboratori pratici come fare la pasta in casa o realizzare le luminarie salentine. E poi, la forte tradizione agricola del comune ci fa pensare al potenziamento dell’orto-sociale, per favorire il benessere e partecipazione dei cittadini. Da poco è partita l’esperienza dell’orto di comunità realizzato e gestito da donne rifugiate e richiedenti asilo con un mix di colture, alcune diffuse nei Paesi di provenienza delle donne coinvolte, altre no. Ci piacerebbe proseguire su questo campo, anche per riscoprire le capacità riabilitative ed inclusive dell’agricoltura sociale, capace anche di produrre lavoro». Infine, tra i servizi da attivare anche interventi «per colmare il divario tra cittadini migranti e le persone che vivono nel piccolo comune, aprendo uno sportello per creare accompagnamento nei percorsi di lavoro».

L’iniziativa della cooperativa di comunità rientra nell’ambito delle progettualità della Rete “Piccoli Comuni Welcome” – di cui Tiggiano fa parte – avviata nel 2018 da un progetto del Consorzio Sale della Terra con il sostegno di Fondazione CON IL SUD. L’obiettivo delle Rete è quello di mettere in campo azioni diverse per dare risposta all’emergenza demografica e sociale dei piccoli Comuni, utilizzando risorse di welfare per creare comunità più accoglienti. «Per noi non ci può essere vera accoglienza senza sviluppo locale» aggiunge Fabio Garrisi, direttore del nodo salentino del Consorzio Sale della Terra.

«Creare opportunità per restare è l’unico modo per dare senso ai nostri progetti soprattutto nei piccoli Comuni, come Tiggiano, dove i tassi di emigrazione giovanile e di invecchiamento della popolazione sono altissimi. Le cooperative di comunità sono un modello di innovazione sociale che abbiamo già sperimentato altrove, un modo per unire le forze di chi già c’è e di chi arriva, autoctoni e migranti, per ridare nuova linfa all’intera comunità». “Co-agitiamo”, dunque, è la decima delle cooperative di comunità “Sale della Terra” nate in seno alla Rete “Piccoli Comuni Welcome”, operanti tra Lazio, Campania e Puglia.