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Il Governo bacchetta gli zoo nei garage

Due decreti legislativi adottati dall'Esecutivo su proposte del ministro della Salute, Speranza. Esulta la Lega antivivisezione - Lav: "Scoraggiate così manie di collezionisti di animali e bloccherà mode pericolose. Successo della campagna #aCasaLoro". Sono 5 milioni gli animali esotici in cattività in Italia

di Barbara Marini

Se c’è una cosa buona che la pandemia ha portato è un po’ di attenzione alla prevenzione del commercio degli animali esotici per una maggiore tutela della salute pubblica e prevenzione di epidemie, più che per una reale crescita di consapevolezza dei danni che si fanno a importare animali esotici.

Secondo Lav che dal 1977 si batte per i diritti degli animali e ne combatte ogni forma di sfruttamento, si stimano circa cinque milioni di esotici commerciati ogni anno e detenuti in gabbie, teche, garage, sgabuzzini delle case italiane, lontano da occhi indiscreti.

Ma chi non può permettersi un coccodrillo o una tigre in giardino non è detto che sia da meno: vedere ancora oggi bambini che giocano a catturare i granchi sulle spiagge la dice lunga; la stessa diseducazione che dispendiamo regalando ai bambini le tartarughine, da far vivere in una ciotola di plastica o i serpenti in gabbie di vetro o i pesci rossi nelle bolle.

Detenzione e prigionia non vanno d’accordo con natura e libertà. Eppure il giro di affari dietro queste vite è appunto, incredibile.

Il Governo italiano ha approvato pochi giorni fa due Decreti Legislativi che vietano l’importazione di pipistrelli, la detenzione di ragni velenosi, e la riproduzione di tigri e leoni e di altri animali esotici, in Italia.

Lav con la campagna #aCasaLoro ha fatto un lavoro straordinario, così come l’ ottenimento di un emendamento alla Legge di delegazione europea a firma di Loredana De Petris e altri senatori.

Gianluca Felicetti, presidente Lav ci dice: “In attesa della pubblicazione dei testi del Governo sulla Gazzetta Ufficiale, possiamo certamente affermare che quanto previsto rappresenta, anche in applicazione della recente integrazione della Costituzione in tema di difesa degli animali e della biodiversità, una stretta nei confronti di un anacronistico commercio pericoloso per tutti e una positiva campagna educativa a lungo termine. Quanto approvato scoraggerà man mano le manie di collezionisti di animali e bloccherà mode pericolose che hanno portato, secondo Euromonitor, a una popolazione di oltre 50 milioni di mammiferi, uccelli, pesci e rettili di ogni tipo tenuti in stanze, garage e giardini, con un ritmo di milioni di nuovi animali all’anno detenuti. Un fenomeno non di poco conto visto anche l’annoso problema delle cosiddette specie invasive aliene per le quali poi si invoca l’uso dei fucili”.

Nelle nuove norme, tra l’altro si legge che chi commercerà illegalmente specie protette sarà sanzionato “salvo che il fatto costituisca più grave reato” grazie all’integrazione dell’articolo 727-bis del Codice penale con “l’arresto da due a otto mesi e con l’ammenda fino a 10mila euro”. 

Ma anche per chi ama specie più comuni la vita si fa seria: è prevista l’identificazione obbligatoria e certificazione veterinaria degli animali in vendita anche via internet. E questo rende possibile una lotta al traffico dei cuccioli più efficace e pervasiva.

“Abbiamo sconfitto chi, prospettando abbandoni di animali o addirittura impossessamenti di criceti e canarini da parte dello Stato, ha fatto di tutto per non far uscire alcuna nuova norma, nemmeno di regolamentazione, su specie come serpenti, grandi felini, scorpioni e ragni velenosi che sono tutto ma certamente non animali familiari – dichiara Andrea Casini, responsabile nazionale Lav animali esotici –. Troppo tempo è passato, speriamo non inutilmente, dalle immagini nei TG dei wet market cinesi, dalle ripetute interviste al saggista David Quammen per il suo profetico libro Spillover con il salto di specie dei virus, dall’idea della necessità che per evitare morti e lockdown sia meglio fermare mercati di animali e distruzione dei loro habitat”. 

Davvero è un grande traguardo per la Lav di cui racconterò ancora e che si può ringraziare qui, e per tutti quegli animali che vengono ingabbiati per uno strano modo di concepire l’amore verso la natura che ci vede detentori invece che testimoni e amici.

La foto di questo servizio provengono dall'Archivio Lav


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