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Cooperazione & Relazioni internazionali

Maurizia Iachino nuova Presidente di Azione contro la Fame

In passato è stata alla guida di Oxfam e Save the Children. «Il mio auspicio per il nuovo mandato come Presidente è che la nostra organizzazione riesca efficacemente e in breve tempo, a contribuire a rispondere ai bisogni crescenti che questa crisi ci pone davanti e a farsi agente del cambiamento, imponendo in Italia il tema della crisi alimentare globale come prioritario per il dibattito pubblico e per l’azione collettiva»

di Redazione

È Maurizia Iachino la nuova Presidente di Azione contro la Fame, sede italiana dell’organizzazione internazionale Action Against Hunger. Iachino è professionista esperta di corporate governance e imprese familiari, già in passato alla guida di Oxfam e Save the Children. È attiva su progetti per l’empowerment femminile ed è stata membro del Comitato Colao, supportando il riconoscimento della parità di genere come priorità per il Governo. Ad affiancarla, il nuovo Consiglio di Amministrazione, Giuseppe Cogliolo, Patrizia De Marchi, Giorgina Gallo, Fiorenzo Tagliabue, Margherita Zambon, Denis Metzger, Jean-François Riffaud e Robert Sebbag.

Azione contro la Fame opera da oltre 40 anni a livello internazionale con un impegno globale imponente: nel 2021 sono stati 686 i progetti realizzati dal network internazionale raggiungendo, complessivamente, 26,3 milioni di persone in 51 Paesi. Dei 523 milioni di euro raccolti, ben il 91% è stato impiegato in programmi sul campo. È presente nel nostro Paese dal 2014. «Oggi 828 milioni di persone nel mondo soffrono la fame, quasi 1 su 10. Sono numeri allarmanti, in rapido aumento, alimentati dai conflitti, dalla crisi climatica e dalle disuguaglianze nella distribuzione del cibo, che pesano di più sulle fasce maggiormente vulnerabili, come i bambini e le donne», dichiara Maurizia Iachino. «Sulla base di questi dati non possiamo più ignorare che la fame è in assoluto la più grande emergenza del nostro tempo, che ci chiama tutti, come singoli e come società a una decisa e non più rimandabile azione. La buona notizia è che la fame è eliminabile e, nella sua esperienza, Azione contro la Fame ha dimostrato di saperlo fare, grazie a un approccio innovativo e integrato, che agisce non solo sui bisogni emergenziali ma anche, e soprattutto, sulle cause strutturali. Il mio auspicio per il nuovo mandato come Presidente di Azione contro la Fame, è che la nostra organizzazione riesca efficacemente e in breve tempo, da un lato a contribuire rispondere ai bisogni crescenti che questa crisi ci pone davanti, dall’altro a farsi agente del cambiamento, imponendo in Italia il tema della crisi alimentare globale come prioritario per il dibattito pubblico e per l’azione collettiva».


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