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Contro il cambiamento climatico appuntamento alla Dolomite Conference

Vision Think Tank ha presentato la conferenza che si svolgerà dal 20 al 22 ottobre nel luogo simbolo dell’urgenza climatica, le Dolomiti, al Castello Firmiano di Bolzano e al Castello del Buonconsiglio di Trento. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Axa Italia, Autostrada per il Brennero e con la partnership scientifica di Bocconi, Politecnico di Milano e Ca’Foscari

di Redazione

Ideata da Vision Think Tank, diretto dal professor Francesco Grillo, con Axa Italia in qualità di main corporate partner, Autostrada per il Brennero come locality partner e in partnership scientifica con l’Università Bocconi, il Politecnico di Milano e l’Università Ca’ Foscari è stata presentata la “1st Dolomite Conference on the Global Governance of Climate Change. On the Road to Sharm-El-Sheik – The end of the zero-sum games”, in programma dal 20 al 22 ottobre al Castello di Firmiano di Bolzano e al Castello del Buonconsiglio di Trento.

In una nota si ricorda l’affermazione di Jill Jager nel 1985 (durante la riunione di Villach che ha portato all'istituzione dell'Ipcc), «All'improvviso stavamo vedendo un problema che la gente pensava sarebbe stato tra cento anni e che sarebbe arrivato nella prossima generazione». E si ricorda altresì che nonostante i progressivi rafforzamenti, nel corso degli anni, degli impegni multilaterali nella lotta al cambiamento climatico, dal 1995, anno della prima Conferenza delle Parti (Cop) sul clima di Berlino, la temperatura globale osservata è aumentata da 0,5 a quasi 1,35 gradi sopra i valori preindustriali, e appare ormai evidente che anche l'obiettivo di mantenere l’incremento entro 1,5° stabilito alla Cop26 di Glasgow, non sarà raggiunto nemmeno nello scenario più ottimistico.

E sono questi i presupposti sui quali Vision e i suoi partner organizzano la Conferenza sulle Dolomiti, con l’intenzione di «smuovere le acque attorno a un tema che al giorno d’oggi è diventato centrale in un momento così cruciale della storia e porre le basi di un ripensamento profondo degli strumenti di governance globali per vincere la “battaglia del XXI secolo”, reinventando format e metodologie di lavoro, al fine di produrre proposte concrete», come sottolineato nella conferenza di presentazione.

L’iniziativa avrà quattro focus, ai quali saranno dedicati altrettanti gruppi di lavoro che tratteranno il dilemma esistente tra economia ed energia, la questione democratica sul trovare un’agenda comune tra diverse generazioni, il problema della globalizzazione e il ruolo delle città come centri di sperimentazione.
L’appuntamento sarà un evento di problem solving a carattere globale. Si confronteranno 50 tra accademici, giornalisti, policy makers, imprenditori e visionari provenienti da Cina, Stati Uniti, Europa India ed Egitto, con l’obiettivo finale di sviluppare un progetto comune da presentare alla Conferenza delle Parti, Cop 27 a Sharm el-Sheikh a novembre 2022.

Tra i partecipanti: Bill Emmott, Giovanna Melandri, Enrico Giovannini, Phoebe Koundouri, Erik Beglof, Robera Benedetti, Malaika Vaz, Maja Groff, Rohinton Medhora, Ali Al-Sadiq, Rossella Miccio, Alexandra Borchard, Stefania Giannini, Bill de Blasio, Cliff Prior, Marco Morelli, Gilles Moëc, Giacomo Gigantiello e molti altri.
La Dolomite Conference – si sottolinea – è un progetto visionario destinato a diventare l’ultimo grande appuntamento informale prima dei Cop dove diverse personalità, con differenti background e provenienze possono dialogare.

Francesco Grillo, direttore Vision Think Tank e Visiting Fellow all'European University Institute EUI, ha dichiarato: «Un approccio interdisciplinare sarà la chiave di volta per affrontare in modo innovativo la questione del climate change». Dichiarandosi «orgogliosi di presentare oggi un progetto di grande respiro internazionale che punta a riformare gli strumenti globali per la governance del cambiamento climatico, attraverso un approccio sistemico, coeso e multidisciplinare» Giacomo Gigantiello, ceo di Axa Italia, ha commentato: «Come Axa abbiamo messo il cambiamento climatico al centro del nostro piano industriale, entro il 2023 investiremo 26 miliardi in asset sostenibili e 1,5 miliardi in progetti di riforestazione. Ora con questa Conferenza puntiamo a mettere a fattor comune competenze, saperi e punti di vista diversi con una traiettoria chiara per portare proposte concrete di gestione per un futuro più sostenibile per tutti». Infine, Diego Cattoni, amministratore delegato di Autostrada del Brennero e presidente di Aiscat, ha affermato: «Per molti, la sostenibilità ambientale è un tema legato prevalentemente alla comunicazione. Per Autostrada del Brennero è un tema di grande concretezza. Abbiamo da poco depositato al ministero una proposta che vale 7,2 miliardi di investimenti tutti orientati alla transizione ecologica, alla digitalizzazione del trasporto autostradale e all’intermodalità. Per noi si tratta di estendere progetti già realizzati come la produzione e distribuzione di idrogeno verde, che ci ha visto aprire il primo è ancora unico centro in Italia già nel 2014».

In apertura Gruppo del Puez, Selva di Val Gardena, photo by Tobias Rademacher on Unsplash


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