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Maestre e maestri d’Italia, Maria Montessori

Terzo episodio della serie ideata da Riccardo Bonacina e realizzata da Alessandro Banfi per VITA con Chora Media e con il supporto di Fondazione Cariplo. Al centro, la grande pedagogista che ha rivoluzionato l'educazione fra '800 e '900. Ne parla una grande pedagogista dei giorni nostri: Daniela Lucangeli

di Alessandro Banfi

6 gennaio 1907. A Roma, quartiere San Lorenzo, nasce La Casa dei bambini. L’espressione è inventata da Maria Montessori ed è del tutto inedita. Hanno forse i bambini del primo Novecento la possibilità di avere una casa a loro misura? Non nei loro giochi, ma nelle istituzioni che li educano?

Questa giovane e intraprendente dottoressa (è la seconda donna laureata in Medicina della storia italiana), nata nel 1870 e morta nel 1952, l’ha inventata, sfruttando un’occasione che gli ha offerto l’ingegner Edoardo Talamo che sta risanando una parte del quartiere San Lorenzo.

Aveva iniziato per caso, ad occuparsi di educazione perché doveva curare dei bambini cosiddetti frenastenici. E così scopre che quei bambini, rimasti indietro nella loro crescita emotiva, fisica, intellettuale, non avevano bisogno di un supporto medico ma di un supporto educativo. Eccola dunque creare una scuola diversa: con seggiole e tavoli della misura giusta dei bambini, con oggetti mai usati in classe, con l’orto o il giardino.

Ad un certo punto Maria Montessori va nella zona di Roma, vicino al Vaticano, a cercare un aiuto per l’insegnamento della matematica per i suoi bambini di San Lorenzo. Non dai preti, né dai pellegrini, ma dai “coronari”. Cerca infatti le “perline”colorate che solitamente vengono infilate nelle corone dei rosari venduti ai pellegrini. L’idea geniale è di usare queste perline come strumento principale per contare: sono ancora quelle usate in tutto il mondo nelle scuole Montessori per lo studio della matematica.

Il racconto del terzo episodio della serie podcast Maestre e maestri d’Italia, ideata da Riccardo Bonacina e da me realizzata con Chora media per VITA, grazie al sostegno della fondazione Cariplo, è intitolato L’Esperienza, i sensi e l'alfabeto della pace, ed è dedicato alla grande esperienza di Maria Montessori, un’epopea nel mondo dell’educazione che ha influenzato molte generazioni ai quattro angoli della terra.

Dice nel podcast Daniela Lucangeli, docente di Psicologia dello sviluppo all'Università di Padova ed esperta di psicologia dell'apprendimento: “Già a cavallo tra Ottocento e Novecento, Maria Montessori comincia ad aprire a quello che oggi si chiama oggi warm cognition, cioè alla cognizione calda. Capisce cioè un aspetto fondamentale: ciò che un bambino sente, ciò che immagina, ciò che intuisce, ciò che appartiene al potere generativo del cervello, non soltanto razionale ma senziente, è la sua caratteristica di forza, di potenziale. E lì che cosa inventa? Inventa tutto, dal metodo alle didattiche, a ciò che sono gli oggetti, gli artefatti di mediazione in cui il bambino genera intelligere”.

Il bambino dice Maria Montessori in una delle ultime interviste rilasciata in Olanda nel 1936: “Il mondo intero deve alzarsi in difesa dei bambini perché il bene o il male della società di domani dipende da loro”.

Ascolta l'episodio qui.

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