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Gioco d’azzardo, troppi i miliardi che parlano di allarme sociale

Parte dal Coordinamento regionale "Mettiamoci in gioco" che riunisce numerose realtà del territorio il grido di allarme su un fenomeno come il gioco d'azzardo che muove cifre da capogiro. Urgente, per le associazioni, un' audizione per parlare con la politica regionale delle forme di contrasto da adottare

di Redazione

Preoccupano non poco, lanciando un vero e proprio allarme, i dati relativi al fenomeno del gioco d’azzardo che in Calabria ci dicono che i miliardi giocati sono 4.205.993.489,89 di euro: 1.193.473.451,98 in presenza, quindi in ticket e lotterie varie, e 3.012.520.037,91 nei gioco online.

Inevitabile dire e fare qualcosa.

«Difronte a questi numeri crescenti e preoccupanti, dei quali sentiamo il peso in ricaduta di qualità della vita e visto il numero sempre crescente di persone coinvolte nella dipendenza da azzardopatie, abbiamo chiesto di essere auditi in commissione regionale in merito alla proposta di legge 107 recante: “Modifica all’art. 16 della legge Regionale 26 aprile 2018, n° 9 (Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della ‘Ndrangheta e per la promozione della legalità, dell'economia responsabile e della trasparenza)”».

Questo l’oggetto e le motivazioni della lettera firmata da Roberto Gatto, presidente del coordinamento regionale "Mettiamoci in Gioco" composto da ADA, Anteas, Centro Agape, ARCI Lamezia-Vibo, CREA, Coldiretti, Comunità Progetto Sud-CNCA, FEDERSERD, Federconsumatori, FICT, Forum delle associazioni familiari, Lega Consumatori, Libera, Vivere In – e indirizzata al Presidente del Consiglio Regionale della Calabria, On. Filippo Mancuso, al Presidente della Commissione Consiliare contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa On. Giuseppe Gelardi e al vicepresidente della stessa commissione, On. Amalia Bruni.

«A seguito del nostro appello del 30 aprile del 2022 – si legge ancora nella missiva – il Consiglio regionale ha corretto la proposta di rinvio dell’entrata in vigore delle nuove regole sulle slot-machine, approvando il rinvio al 31/12/2022. A oggi veniamo a conoscenza che la commissione consiliare contro il fenomeno della 'ndrangheta, della corruzione e dell'illegalità diffusa sta procedendo su iniziativa di alcuni consiglieri alla modifica dell’Art. 16 che impone dei limiti alla diffusione delle sale gioco nei territori dei comuni Calabresi».

Un rlflessione che tiene conto del fatto che, dopo un breve periodo di pausa dovuto alla pandemia, le giocate sulle slot-Machine, sia in presenza che online, siano in rapida ascesa, apprestandosi a raggiungere la cifra dei 110 miliardi di Euro (stima sul territorio nazionale).

«Molta gente pensa di affrontare la povertà con l’effimera speranza di una vincita al gioco – aggiunge Gatto -. Contemporaneamente vediamo che sempre più persone cadono nella dipendenza da Gioco d’Azzardo Patologico rivolgendosi quotidianamente ai nostri servizi. Riteniamo, quindi, che modificare la legge in senso peggiorativo togliendo i già flebili limiti all’offerta del gioco nei nostri territori sia un errore gravissimo».

Fordtre, quindi, l'invito rivolto alla commissione a fermare la modifica dell’art. 16 della legge n° 9 del 2018.

«Chiediamo contemporaneamente di essere auditi presso la commissione – conclude la lettera per portare il nostro contributo e le nostre proposte. Proponiamo, inoltre, che si attivi un Piano di Accompagnamento e Sorveglianza all’entrata in vigore dell’art. 16 della legge 9/2018, promosso dalla Regione con la partecipazione delle parti interessate, ovvero Comuni, gestori delle sale e noi associazioni impegnate contro i rischi del gioco».