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Lamin, il gelataio di “Don Peppinu” picchiato da cinque uomini per il suo colore della pelle

A denunciare l'accaduto sui social il titolare dell'azienda Peppe Flamingo. L'aggressione è avvenuta ieri mentre il ragazzo stava rientrando a casa a Pachino, nel Siracusano

di Alessandro Puglia

Picchiato da cinque uomini per il suo colore della pelle. È quanto accaduto a Pachino dove un ragazzo del Gambia, Lamin Ceesay, dipendente della gelateria Don Peppinu è stato aggredito mentre tornava dal lavoro verso la sua abitazione.

A denunciare pubblicamente l’accaduto è stato Peppe Flamingo, titolare dell’attività con gelaterie su tutto il territorio della Sicilia orientale e persino in Florida: “Oggi uno dei nostri preziosi collaboratori è stato brutalmente aggredito a Pachino da 5 vigliacchi in branco provocandogli anche delle ferite importanti. La cosa schifosa è che hanno aggredito un ragazzo fantastico come Lamin Ceesay che è di una bontà infinita e che tra le altre cose a soli 21 anni si ritrova da solo e lontano migliaia di chilometri dalla sua famiglia biologica. Ma la verità è che Lamin non è solo, e voglio usare la pagina ufficiale per dire che toccare Lamin è come toccare tutti noi della famiglia Don Peppinu, e lo dimostreremo mettendo a disposizione di Lamin il nostro ufficio legale per costituirsi parte civile nel futuro processo penale a carico di questi 5 gentiluomini. Processo che ovviamente ci sarà visto che Lamin ha sporto denuncia presso le autorità competenti”, scrive il titolare di Don Peppinu.

La storia di Lamin è un perfetto esempio di integrazione riuscita. Dopo aver vissuto l’esperienza dei centri di detenzione in Libia nel 2017 riesce a partire e viene soccorso in mare dalla Ong spagnola Open Arms e sbarca a Pozzallo il 25 giugno dello stesso anno. In pochi anni conclude la scuola elementare, si diploma e ottiene la certificazione di “alimentarista”, presso la scuola dei mestieri di Modica.

Inizia così la sua avventura da Don Peppinu: “Faccio il gelato, ma anche il banconista”, racconta Lamin ancora sotto shock per quanto accaduto: “Sono stato aggredito senza nessuna ragione, mi hanno spaccato il casco in testa ferendomi, poi pugni e i peggiori insulti”, racconta. Dopo l’accaduto è scattata subito un’infinita solidarietà nei confronti del ragazzo: “Ho ricevuto tantissime telefonate da amici e colleghi di lavoro. Voglio ringraziarli perché grazie a loro e a Don Peppinu non mi sento solo”, conclude mentre il titolare Peppe Flamingo oltre a fornire assistenza legale darà l’anno prossimo una promozione indipendentemente dal fatto accaduto: “Lamin è un grande lavoratore e l’anno prossimo sarà manager della nostra gelateria di Marzamemi”.


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