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Ray of Life: così l’arte lègge l’accoglienza

La mission della Fondazione e l’annuncio di un importante progetto per la città di Milano, raccontati in un esclusivo “Experience Lunch” tramite l’idea creativa del coreografo Luca Tommassini, e con la partecipazione dell’artista Jago

di Redazione

Il buio e la luce, il cambiamento violento e improvviso nelle famiglie colpite dalla diagnosi di malattia di un bambino, il percorso difficile e quindi l’accoglienza in un luogo di condivisione e speranza: le case di Fondazione Ronald McDonald, con i propri sapori e i propri colori.

Questo è quanto Luca Tommassini ha interpretato e trasformato in un percorso artistico al fine di emozionare gli ospiti di Fondazione con l’obiettivo di coinvolgerli in un nuovo, importante, ambizioso progetto: la costruzione della prima casa Ronald nella città di Milano.

“Io mi sono ritrovato senza un tetto”, racconta Luca Tommassini “so cosa significa quel buio, quindi regalare un raggio di sole per illuminare la vita di un bambino e della sua famiglia è per me un dono dal cielo”.

Location esclusiva dell’evento è Torre Allianz, il coro dei Piccoli Cantori di Milano è stato coinvolto nell’ experience, mentre l’artista Jago ha esposto una sua opera e omaggiato gli ospiti con simbolici frammenti della sua opera “La Pietà”, un lavoro pensato e creato in esclusiva per Fondazione Ronald McDonald. Ogni scheggia è simbolo di uno dei mattoni che serviranno a costruire la nuova casa ed è un chiaro messaggio che invita i presenti a non dimenticare di supportare il progetto.

Jago commenta così il suo contributo d’arte e di creatività all’importante progetto di Fondazione Ronald McDonald “Cosa vuol dire Casa? Per una persona in mare Casa vuol dire terra. Per una persona innamorata Casa vuol dire il proprio partner. Per un uccello in gabbia Casa vuol dire cielo. Per ognuno di noi Casa ha un significato preciso, tangibile, e per tanti bambini il significato di questa parola può abitare soltanto nei piccoli grandi gesti di pochissimi come voi”

Questa è una giornata molto importante per noi”, dichiara Maria Chiara Roti, direttore Generale di Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonaldabbiamo voluto l’arte come tramite per comunicare la nostra mission: avvicinare gli ospiti ai genitori colpiti dalla malattia di un bambino. Oggi annunciamo in anteprima un grande progetto, la costruzione della prima casa Ronald a Milano, una struttura di 1000mq, che conterà più di venti stanze e offrirà sostegno alle famiglie dei bambini in cura presso due eccellenze ospedaliere della città, quali l’Ospedale dei Bambini "Vittore Buzzi" e il Policlinico di Milano Ospedale Maggiore. Questo evento è un invito e un appello ai nostri ospiti a diventare parte attiva di questo progetto nei mesi che verranno”.

Attiva in Italia dal 1999, Fondazione per l’infanzia Ronald McDonald, a fianco delle realtà ospedaliere pediatriche d’eccellenza con cui collabora, si impegna affinché bambini e adolescenti gravemente malati e in condizione di disagio possano affrontar e nel migliore dei modi il periodo di terapia, e affinché le relative famiglie possano essere supportate e coinvolte attivamente nella cura e nell’assistenza dei propri piccoli. Una missione che implementa il modello di cura “Family Centered Care”, nella consapevolezza che, tenere la famiglia vicina nel momento del bisogno contribuisce al benessere dei piccoli pazienti.

“La prima Casa Ronald di Milano sarà una pietra miliare per la Fondazione, grazie alla quale continueremo il nostro operato a sostegno della città di Milano e della sua comunità”. Afferma Nicola Antonacci, presidente di Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald “Siamo estremamente felici di aver dato vita a questo progetto e grati per chi ci aiuterà a realizzarlo”.