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Una poltrona per la vita delle donne con il cancro al seno

Nel mese della prevenzione dei tumori al seno a Rizziconi, in provincia di Reggio Calabria, va in scena uno spettacolo teatrale il cui ricavato servirà ad acquistare poltrone per chi deve sottoporsi a chemioterapia. Un'iniziativa lanciata da Teresa Greco, presidente dell'APS “I Baroncini”, assessore al Turismo, Sport e Spettacolo della locale amministrazione, la cui esperienza personale con il cancro è ora un percorso di vita che crea sinergia

di Gilda Sciortino

Poltrone chemioterapiche per consentire ai pazienti che si devono sottoporre alle terapie di trascorrere la permanenza in ospedale più comodamente possibile. Parte da questa esigenza l’iniziativa solidale dal titolo “Una poltrona per la vita” che, alle 21 di sabato 29 ottobre, vedrà vestire di rosa le poltrone dell’auditorium "Casa di Nazareth" di Rizziconi, in provincia di Reggio Calabria, dove andrà in scena lo spettacolo musico-teatrale «1861 – La brutale verità», tratto dall’omonimo libro di Michele Carilli e sceneggiato dall’associazione Culturale “CarMa”.

Un’ iniziativa voluta dall’APS “I Baroncini”, in collaborazione con la stessa associazione che porta in scena la performance, che si inserisce tra le attività del mese della prevenzione dei tumori femminili puntando alla raccolta fondi per l’acquisto e la conseguente donazione delle poltrone.

Presidi dei quali i reparti di chemioterapia hanno bisogno e della cui mancanza può sentire solo chi ogni giorno si sottopone alle specifiche cure. Come Teresa Greco, presidente de “I Baroncini”, assessore al Turismo, Sport e Spettacolo del Comune di Rizziconi, ma soprattutto donna che la forza e la determinazione delle donne calabresi l’ha nel sangue avendo ha combattuto e continuando a combattere contro il male del secolo.

«Come nelle più classiche delle storie scopro di avere un cancro per caso – racconta la Greco -. Succede lo scorso gennaio. Nel nostro Comune arriva la Komen, la Carovana della prevenzione, per organizzare delle giornate di sensibilizzazione. Per dare l’esempio, decido di fare una visita di controllo ed ecco la tragica notizia: un carcinoma mammario tra i più aggressivi. Fortunatamente era al primo stadio, così a marzo ero già in lista per l’operazione che decido di fare in Calabria, nonostante, lo devo confessare, io stessa credevo che la nostra sanità non fosse delle migliori. Invece, ho incontrato numerosi medici veramente bravi, come la dottoressa Mariuccia Renne che mi ha operato e ridato fiducia nella vita. Ovviamente è poi cominciato tutto l’iter relativo alla chemioterapia che, non sono la prima e non sarò l’ultima a dirlo, per una donna è devastante. La conseguenza più evidente sono i capelli che ti cadono, poi la quotidianità che cambia del tutto. Solo per fare un esempio, non vai più a mare perché con l’infusore nel braccio non te la senti di mostrarti in pubblico; neanche le pulizie riesci più a fare perché devi riguardarti. Insomma, questo e tanto altro».

Teresa Greco, però, è una donna coraggiosa e, grazie al teatro, ha reagito a tutto.

«Se ricopri un ruolo istituzionale come il mio non puoi rilassarti, ma il teatro è stata la mia salvezza. La mattina facevo l’assessore, mentre la sera salivo sul palcoscenico e dimenticavo tutto. Una terapia che consiglio a tutti, indipendentemente dal cancro o da qualunque altro problema. Riuscivo a essere altro rispetto a quello che mi stava accadendo».

Ed è proprio stando in ospedale che Teresa ha capito cosa doveva fare.

«Già sottopporsi alla chemioterapia è drammatico, aspettare ancora più estenuante. Un giorno, mentre ero a turno, entra un nonnino, un signore di circa 85 anni, e l’infermiera gli dice che tutte le poltrone sono occupate. C'è anche l'usura del tempo con cui fare i conti. In quella in cui sedeva una signora mancava il poggiapiedi che hanno sostituito con una scatola che serviva per la fisiologica. In entrambi i casi, non era un medicinale che mancava, ma una semplice poltrona come quella che tutti conosciamo quando andiamo a fare le trasfusioni. Semplice ma fondamentale, perché ti consente di vivere quel momento con la comodità che serve per rilassarsi. E potete immaginare quanto questo sia necessario. Ho, così, pensato che dovevo agire ed essere concreta».

Detto fatto, la macchina della solidarietà si è subito messa in moto e, in men che non si dica, è nato il progetto dello spettacolo attraverso il quale raccogliere quanto serve per acquistare almeno due poltrone, una per l'Ospedale Gom di Reggio Calabria e l’altra per il “Mater Domini” di Germaneto, a Catanzaro. Ognuna costa poco più di 2.300 euro. Teresa ha, quindi, lanciato un crowfunding che sta facendo il suo corso.

Appello al quale ha subito risposto, con la somma necessaria per l’acquisto di una poltrona, BCC Calabria Ulteriore, la realtà bancaria più importante del Sud della Calabria e tra le principali del Mezzogiorno

«Abbiamo risposto presente alla chiamata delle associazioni proponenti e di tutte le associazioni che già avevano attivato la racconta fondi per acquistare e donare ai presidi ospedalieri attivi in Calabria poltrone chemioterapiche. La nostra banca – afferma il presidente Sebastiano Barbanti – guarda al territorio condividendo con le persone problematiche ma anche successi, attività che aggregano e che danno senso di comunità e partecipazione. Nella nostra traiettoria contiamo di poter esser sempre, come è lo spirito delle BCC, parte integrante e interagente per colmare le povertà crescenti. Dare il contributo per l'acquisto e donazione integrale di una poltrona è il nostro segnale per dire che ci siamo e siamo vicini nella sensibilizzazione alla prevenzione dei tumori femminili e anche per accompagnare il post operatorio che riavvicina le persone a una nuova vita».

Un’attesa, quella per la serata del 29 ottobre, che cresce giorno dopo giorno, vedendo aderire tante singole persone, ma anche realtà pronte in prima linea come il Comune di Rizziconi, la Federazione italiana teatro amatori (FITA), l’Event&Press e la parrocchia che ha messo a disposizione i locali. Ovviamente si può aderire e contribuire per fare in modo che le poltrone diventino più di due sia partecipando allo spettacolo, mandando un messaggio Whatsapp al numero 333.1350035, sia sostenendo la raccolta fondi lanciata da Teresa Greco (https://www.gofundme.com/f/una-poltrona-per-la-vita?utm_source=customer&utm_medium=copy_link&utm_campaign=p_cf+share-flow-1).

Un’occasione per fare del bene, ma anche per imparare dal coraggio di chi ogni giorno combatte in silenzio battaglie di tale portata e che, grazie a iniziative come questa, si rende conto di non essere sola.