Politica & Istituzioni

Nuovo Decreto Aiuti: 100 milioni per Rsa e Terzo settore

I ministri Giorgetti e Locatelli annunciano un nuovo intervento a favore del Terzo settore contro il caro bollette. In attesa di vedere il testo in Gazzetta Ufficiale, ricordiamo che non c'è ancora il decreto attuativo che indica come chiedere i benefici previsti dal Decreto Aiuti Ter

di Sara De Carli

«Con il dl aiuti approvato ieri in Consiglio dei ministri stanziamo 100 milioni di euro aggiuntivi per terzo settore, Rsa e strutture socioassistenziali. Si tratta di un segnale importante che abbiamo voluto dare per sostenere il mondo del terzo settore, delle imprese sociali, delle onlus e delle strutture sociosanitarie e socioassistenziali. Realtà che si trovano in difficoltà ormai da tempo e che non possiamo permetterci di lasciare indietro»: così scrive in una nota il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli. Il comunicato del ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti parla genericamente di un «intervento a sostegno del terzo settore».

Le risorse – 50 milioni e 50 milioni – dovrebbero aggiungersi ai due fondi già previsti a settembre dal Decreto Aiuti ter: un fondo ad hoc da 120 milioni di euro per sostenere gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti che gestiscono servizi sociosanitari e sociali svolti in regime residenziale, semiresidenziale rivolti a persone con disabilità e aiutarli a far fronte dell'aumento dei costi dell'energia termica ed elettrica (ci aveva messo faccia e risorse la ministra Erika Stefani, dal fondo per la disabilità) e un fondo da appena 50 milioni di euro per gli enti iscritti al Registro unico nazionale del Terzo settore, delle organizzazioni di volontariato e delle associazioni di promozione sociale coinvolte nel processo di trasmigrazione, delle Onlus iscritte alla relativa anagrafe e non ricompresi tra quelli di cui sopra. In nessuno dei due articoli erano menzionate percentuali, né rispetto all’entità del contributo rispetto agli aumenti subiti né rispetto all’entità dei maggiori costi che bisogna dimostrare di aver sostenuto rispetto all’anno 2021: sono demandati a un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con l'Autorità politica delegata in materia di disabilità e con i Ministri dell'economia e delle finanze e del lavoro e delle politiche sociali, attesissimo dagli enti, che avrebbe dovuto arrivare entro 30 giorni ma che invece non è ancora arrivato. Un decreto necessario per capire le modalità e i termini di presentazione delle richieste di erogazione dei contributi.

«Il contesto socio-economico è profondamente cambiato negli ultimi anni e ha avuto un impatto drammatico per migliaia di famiglie e anche per le strutture impegnate quotidianamente nell’assistenza, cura e sostegno delle persone con disabilità, fragili e anziani non autosufficienti», aggiunge Locatelli. «È necessario, quindi, proseguire su questa strada, garantendo adeguate attenzioni ad un mondo che da sempre opera per assicurare supporto alle persone più fragili e alle loro famiglie, ma anche a chi attraverso associazioni ed enti del terzo settore non ha mai smesso di lavorare per il bene dei cittadini. Oggi compiamo un primo passo necessario e atteso. Continuerò ad adoperarmi affinché anche nei prossimi provvedimenti ci sia la stessa attenzione alle persone più fragili e alle realtà che operano per garantir loro un’adeguata assistenza».

In foto, la RSA Palazzolo di Milano della Fondazione Don Gnocchi


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