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Guardare i poveri negli occhi

Domenica 13 novembre si celebra la VI Giornata mondiale istituita da papa Francesco. Nell’occasione in via straordinaria la mensa di Opera San Francesco sarà aperta «anche ai cittadini che vorranno mangiare con i nostri ospiti», come sottolinea fra Marcello Longhi. Da Opera Cardinal Ferrari arriva un libro e una riflessione sull’importanza di fare rete contro la povertà, mentre la seconda puntata del podcast di Progetto Arca fa incontrare le voci dei tanti impoveriti dalla crisi

di Antonietta Nembri

La domenica la mensa di via Concordia dell’Opera San Francesco per i Poveri di solito è chiusa, ma in occasione della VI Giornata mondiale dei poveri istituita da papa Francesco non solo sarà aperta, ma aprirà le porte anche a tutti i cittadini che vorranno «mangiare con i nostri ospiti», come spiega il presidente fra Marcello Longhi che aggiunge «una giornata che impone di pensare alle parole che disse una persona che a me, come francescano sta molto a cuore: “I poveri li avrete sempre con voi”». Un’occasione, quella offerta domenica 13 novembre, per accorgersi che «viviamo una realtà continua e che chi vive in povertà è povero tutta la settimana. Spero sia una domenica che apra il cuore e la testa alle persone che parteciperanno, so che si sono iscritti a partecipare anche famiglie con ragazzi adolescenti».

La mensa di via Concordia è anche un luogo per tastare il polso dell’aumento della povertà, «non abbiamo ancora dati statistici, ma i numeri ci dicono che purtroppo c’è un aumento», continua fra Marcello che si aspetta che soprattutto i giovani «guardino negli occhi le persone che sono lì. Scoprano che non sono dei marziani o dei criminali, ma delle persone che vivono in difficoltà. Se incroci gli occhi dell’altro leggi qualcosa in più. La ragazzina abituata a Tiktok spero si ponga delle domande e si accorga che esiste un mondo diverso da quello della pubblicità e degli influencer». Il presidente di Opera San Francesco crede nel «contagio umano degli sguardi, nella vicinanza fisica, sedersi a fianco delle persone in difficoltà aiuta a sintonizzarsi sulla giusta lunghezza d'onda».
Fra Marcello richiama in un certo senso le parole di Papa Francesco che nel messaggio dedicato alla Giornata mondiale dei poveri la definisce «sana provocazione per aiutarci a riflettere sul nostro stile di vita e sulle tante povertà del momento presente».

La povertà aumenta, le famiglie in difficoltà sono sempre di più e non sono solo i numeri a dirlo: 5,6 milioni di persone che in Italia che vivono in condizioni di povertà e, a fronte di un carovita mai così alto dal 1985, sono 1,9 milioni le famiglie italiane che fanno fatica a far fronte ai bisogni più impellenti.
Cifre destinate a salire a causa dell’aumento delle bollette e del costo dei generi alimentari. A raccontare di questa umanità in difficoltà sono anche le voci della seconda puntata del podcast di Fondazione Progetto Arca “Così vicini” (fruibile su Spotify e sulle principali piattaforme di distribuzione per podcast) dal titolo “Fra bisogni e desideri, storie di crisi e di chi l’attraversa”. Voci raccolte alla Bottega Solidale di Rozzano. C’è il racconto di Betti, 86 anni, 4 figli, 9 nipoti e una pensione minima con cui coprire i costi dell’affitto ma alla quale poco rimane per vivere. Poi c’è Gianni con il figlio Micheal che, dopo una vita di benessere a fronte dello sfratto, perde tutti i suoi punti di riferimento. E ancora la giovane mamma Janet, che cerca un luogo sereno dove crescere i due figli piccoli con disabilità.
Tante le emozioni che si percepiscono dentro a ognuna di queste storie: paura e senso di vergogna sono le più comuni. Dialogo, comprensione e un sorriso sono le necessità che emergono. «Ho bisogno anche dei tuoi occhi», dice Betti perché accanto all'aiuto materiale, necessario, non manchi anche quello della vicinanza umana.

«I bisogni crescono e cresceranno. Quello che emerge oggi è il grande divario tra chi sta bene e chi sta male e, malgrado l’anno scorso ci sia stata una forte crescita del Pil nazionale, le persone in povertà assoluta non sono diminuite e la situazione si sta progressivamente aggravando. Per questo è importante creare sinergie, fare rete tra il mondo profit, non profit e le istituzioni. Credo che riuscire a collaborare al massimo per il bene comune sia un imperativo». A dirlo Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco Alimentare intervenendo a un incontro organizzato da Opera Cardinal Ferrari in occasione della presentazione del libro Anche Gesù era un Carissimo. Una Storia dell’Opera Cardinal Ferrari, alla vigilia della 6° Giornata Mondiale dei Poveri.

La presentazione del volume scritto da Massimo Fratter che racconta i cent’anni di attività dell’istituzione milanese è stata l’occasione non solo per ripercorre la storia dell’Opera Cardinal Ferrari come ha ricordato l presidente Pasquale Seddio «In un secolo di storia a povertà è cambiata, e le cause di essa sono diventate più complesse. Per il futuro serve sì la speranza ma bisogna agire e costruire una rete solida e fattiva con le altre istituzioni. Gli ultimi anni, particolarmente difficili e densi di scossoni, ci hanno fatto vedere la precarietà del territorio milanese. In Opera nel 2021 sono stati distribuiti 2322 pacchi viveri, con un incremento del 52% rispetto al 2019, sono stati erogati oltre 35mila pranzi, quasi 11mila servizi tra docce e quasi 15mila presenze nelle strutture di residenza. I debiti delle famiglie sono in crescita e si prospettano nuovi picchi. Il caro energia si aggiunge all’onda lunga della pandemia e diventa un problema consistente che cerchiamo di affrontare quotidianamente con la nostra attività di accoglienza a 360°».

Nell'immagine in apertura la coda davanti all'ingresso della mensa di Opera San Francesco in via Concordia – foto d'archivio


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