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Cuccioli, attenti al traffico illegale

La “EU Dog & Cat Alliance”, che raggruppa oltre 90 organizzazioni europee, tra cui l'italiana Fondazione Cave Canem, in un solo giorno ha identificato più di 438mila annunci di cani e 80mila di gatti sui principali siti web d’Europa: quasi mezzo milione di inserzioni sospette. Traffici di esemplari non controllati, allevati in condizioni spesso insicure e acquistati per pochi euro da intermediari senza scrupoli. Parte la campagna "Non regalateci"

di Barbara Marini

La verità sui cani di razza, è che vengono allevati da pochi esperti che, con grande passione e dispendio di energie economiche e fisiche, tramandano di generazione in generazione la tipicità e la specificità di una razza, che affidata al primo dilettante, ne disperde facilmente le caratteristiche con accoppiamenti non adeguatamente studiati.

In Italia e in generale, nei paesi ricchi, si spendono molti soldi per i cosiddetti “Pet”, il cane non ha più la necessità di perseverare nelle proprie caratteristiche poiché è sempre meno “utilizzato” e sempre meno accompagna l’uomo nelle sue attività o mansioni (allevamento, caccia ecc) ma è sempre più un “oggetto” di moda. Perciò la razza risponde a canoni fashion più che a caratteristiche necessarie nell’impiego di un cane. In pratica son tutti cani da compagnia, pet appunto, e se sono quelli che rincorrono il rotolo della carta igienica visti alla tv diventano un vero e proprio business.

Dietro il cane di razza quindi, più che conoscenza e competenza, c’è il mercato che segue le leggi della moda corrente. Proprio come fosse un capo di abbigliamento o un oggetto indotto e divenuto necessario. Per questo le razze si stanno geneticamente perdendo. L’acquirente allora si fa pretenzioso e cerca di risparmiare, perché deve avere esattamente quel cane e lo andrà a cercare dove costa meno. E dove costa meno? Dove le ricerche genealogiche non sono studiate, dove si accoppia dal cane del vicino di casa, dove le terapie, le cure e le attenzioni medico-veterinarie non si fanno, dove insomma non c’è l’allevatore serio e competente ma improvvisati amanti della natura che speculano sulla vita degli animali: e così è nato da anni un mercato parallelo che sforna cani di razza che della razza hanno sempre meno caratteristiche e che assomigliano più a degli status, come un cellulare insomma. Ecco spiegato il traffico illegale di cuccioli di cui spesso si sente parlare e che nel periodo di Natale impenna, perché sotto l’albero un pacco con le orecchie e la coda è certamente il regalo più ambito e desiderato. La “EU Dog & Cat Alliance”, che conta quali membri oltre 90 organizzazioni europee, tra cui la Fondazione Cave Canem, in un solo giorno ha identificato più di 438mila annunci di cani e 80mila di gatti sui principali siti web d’Europa: quasi mezzo milione di inserzioni.

I cuccioli vengono quindi acquistati a pochi euro da questi ultimi che si improvvisano allevatori e rivenduti a prezzi fino a venti volte superiori. Oltre alla caduta dell’euforia del momento che avviene quando si scopre che il cane è un essere che sporca, e ha necessità che richiedono un impegno, i cani acquistati in questo modo sono spesso “difettosi” e malati, proprio perché dietro non c’è una cura adeguata. Così inizia lo strazio degli abbandoni.

Federica Faiella, vice presidente della Fondazione Cave Canem di cui abbiamo raccontato meritevoli iniziative soprattutto nella riconquista di una relazione sana tra uomini e animali e di reciproco aiuto nel recupero comportamentale animale, si muove su questo tema: "Siamo impegnati, insieme all’Associazione Green Impact, nella prevenzione e nel contrasto del traffico di cani, cuccioli di razza in particolare, in tale ottica, abbiamo finanziato la realizzazione del docufilm denuncia Pedigree Dream, prodotto dal regista finlandese Jon West. Grazie a uno specifico protocollo, inoltre, operiamo in collaborazione con i Carabinieri forestali e la Magistratura, intervenendo nelle operazioni di salvataggio, recupero comportamentale e tutela in tribunale dei cani strappati a questo circuito criminale, come nel caso degli otto cani appena affidati alle nostre cure".

La Fondazione Cave Canem mette in guardia i possibili acquirenti, con la campagna Facci un regalo: Non regalarci! la Fondazione Cave Canem intende sensibilizzare i cittadini a non acquistare animali, prediligendo i tanti cani senza famiglia già ospitati dai canili rifugio; fornire ai medici veterinari gli strumenti necessari per capire quando un cane è vittima di traffico e segnalarlo alle Forze di polizia; accompagnare gli animali vittime del traffico illegale in percorsi di recupero comportamentale, per aiutarli a superare i traumi subiti e offrirgli la possibilità di una nuova vita; supportare le autorità competenti per far sì che i cani sequestrati possano essere velocemente svincolati dall’esito del processo penale e quindi adottati; e, non ultimo, chiedere che venga introdotto il divieto di vendita di cuccioli nei negozi di animali e sulle piattaforme di vendita online. Per sostenere la campagna il sito della fondazione.

Insomma, il cane non è un bene necessario, se si desidera una compagno del genere i canili sono pieni di creature che aspettano una casa, e se si desidera un cane di razza, si studino le caratteristiche, le attitudini, la specificità e ci si affidi a un ristretto mondo di persone serie. Il resto è marketing. Il prezzo di una vita o indica un valore o una truffa.


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